“Mi auguro che cose del genere non avvengano più”. Queste le parole di un papà, Gino Cultrera. Ieri la sua bambina di tre anni ha vissuto un brutto spavento, che per fortuna si è risolto. La minore frequenta l’asilo nido “Il Giardino delle stelle”, nel quartiere romano di Mezzocammino, Municipio IX. Ed è stata morsa da una zecca. L’episodio è avvenuto in mattinata, intorno alle 9,30. Il giardino della scuola, facendo un giro indietro dell’orologio di 24 ore, presenta una situazione dove le immagini fotografiche parlano da sé. L’erba è alta, “anche più di un metro”. 

All’improvviso la disavventura. “Se ne sono rese conto le maestre di quanto fosse avvenuto, una zecca era attaccata alla gamba destra della piccola – spiega Gino Cultrera – mia moglie si è subito precipitata sul posto, con lei ci siamo dati appuntamento all’ospedale Sant’Eugenio”. Il personale medico a sua volta procede all’estrazione dell’insetto, disinfettando la parte interessata. A seguire, prescrive un ulteriore controllo pediatrico. La bambina sta bene.

Ma come possono essere andate le cose? “Noi riteniamo che possa aver raccolto la zecca nel tragitto per entrare a scuola, dall’ingresso in poi. O, più probabilmente, percorrendo un muretto laterale, rialzato che confina, dall’inizio alla fine, con una fitta vegetazione, molto alta. L’ultimo taglio, che io sappia, è avvenuto il 13 marzo. Poi ci sono state numerose piogge, intervallate a belle giornate di sole, che hanno facilitato la crescita della vegetazione. Eppure, nonostante i solleciti, non sono stati predisposti interventi. Questa situazione – continua – non è l’unica nel quartiere. Dal gruppo Facebook del Comitato di quartiere ho letto che ce ne sono altre due nel quartiere, che necessitano di un taglio urgente. Ma anche fuori, ho un altro figlio, che frequenta un’altra struttura scolastica dove per fortuna lì, dopo altrettanti solleciti, è stata tagliata l’erba e non si sono verificati incidenti”.

Gino Cultrera, che ha un passato di volontariato nel Comitato di quartiere, ammette: “Il problema alla base di tutto è da sempre l’assenza di una adeguata calendarizzazione di questi interventi e, con questi, di una indispensabile comunicazione di servizio a cui fanno inevitabilmente seguito dei solleciti da parte dei genitori, come dalle istituzioni scolastiche. L’impressione in genere è che si scopra di questi interventi o il giorno stesso o a cose fatte”.

Il signor Cultrera, tra le altre cose, rivela: “Ieri ho incontrato l’assessore municipale all’Ambiente. Oltre a sincerarsi delle condizioni della bambina, mi ha assicurato che si sarebbe mosso. E così è stato, mi ha poi ricontattato per informarmi che sarebbero stati effettuati degli interventi di sfalcio nel pomeriggio di oggi. Già stamani, va detto, è iniziata la pulizia a cui seguirà una disinfestazione”.

Da qui, il commento: “Penso che l’incidente accaduto a mia figlia abbia di per sé imposto la scelta di intervenire subito per prevenire altri casi. Mentre sicuramente il fatto che sia trapelata e circolata sulla stampa ha contribuito a sensibilizzare tutti sulle conseguenze dei ritardi su questi lavori”. Infine, la chiosa: “Non ce l’ho con nessuno. Questo sia chiaro. Ho cercato per primo io di smussare i toni, anche parlando con gli altri genitori. Però spero con tutto il cuore che questo incidente possa essere un monito”. Un vecchio spot, dopotutto, diceva: prevenire è meglio che curare.

Aggiornato il 12 maggio 2023 alle ore 17:09