Incontriamo oggi il professor Vittorio Maria De Bonisstorico della letteratura e critico d'arte. Non è la prima volta che per promuovere il nostro paese si ricercano strategie di brand turistici sempre più ricercati, per tentare di creare connessioni emotive con i futuri ospiti. Come si fa a dimenticare l'inglese maccheronico dell'ex sindaco di Roma Francesco Rutelli, oggi presidente di Anica, che coniò “Pliz visit auar cauntri”. Ma la festosa idea del potentissimo ex ministro della Cultura Dario Franceschini con il suo “Very bello”, che a pensarci bene si può definire il precursore dell’attuale claim: Open to meraviglia. È come dire That’s Amore, come cantava Dean Martin! Anche Silvio Berlusconi tirò fuori un’idea, non mischiando inglese e italiano, e propose “Magic Italy”. 

Ora tutti ce l’hanno con la Venere influencer. Delle leggerezze a questo giro obiettivamente ci sono state: prima di tutto non è stato acquistato il dominio, così se l’è preso un altro; e magari si fosse usata una piattaforma italiana e non olandese! Chissà perché poi sono state snobbate le nostre 255 mila aziende viticole che sono il vanto del nostro bel Bel Paese, e questa agenzia che si è occupata dell’idea della campagna, va a scegliere invece un vino sloveno. Ripensandoci, non si tratta di leggerezza. Perché per essere efficaci non si può fare del proprio meglio per essere inattaccabili?

Sulla scelta della Venere di Sandro Botticelli però, checché ne dicano, ci sono tante cose che vanno analizzate, e ascoltarle nel video dal professor De Bonis, un esperto di arte antica e moderna, è davvero interessante e inaspettato. 

Aggiornato il 28 aprile 2023 alle ore 12:37