Filippo Anelli valuta positivamente gli incentivi per i medici di Pronto soccorso. Tuttavia, per il presidente di Fnomceo (Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri) “bisogna rendere attrattivo il sistema attraverso un intervento di sostegno alla professione. In modo sistemico e globale”. Anelli, intervistato dal Messaggero, rispetto ai limiti ai medici gettonisti, afferma: “È sicuramente positivo che vengano introdotte regole, per esempio: se un medico copre un turno di lavoro, poi dovrebbe stare due giorni a riposo, per recuperare le forze. E se un dipendente non può lavorare oltre l’età pensionabile, mi aspetto la stessa regola per chi lavora a gettone”. Gli incentivi per chi lavora nei reparti d’urgenza “sono assolutamente necessari, anzi c’eravamo rimasti male quando abbiamo saputo che sarebbero slittati di un anno. Anticiparli, dunque, sarebbe un’ottima decisione. Servono sicuramente per garantire una migliore qualità delle competenze, ma bisognerà fare i conti con il mercato. La strada è giusta, ma non è detto che basti. Oltre che sul piano economico, si dovrebbe intervenire anche sul miglioramento delle condizioni di lavoro. Altrimenti c’è il rischio che alla fine in tanti scelgano comunque il privato, e che i servizi del pubblico si riducano ulteriormente”.
Orazio Schillaci è intervenuto ad Ancona a proposito dei medici gettonisti. Il ministro della Salute ha risposto a una domanda dei cronisti a margine dell’apertura dell’Anno accademico dell’Università Politecnica delle Marche. Per quanto riguarda eventuali tetti, il ministro ha affermato che “ci sono anche delle misure per sfavorire i medici a gettone. In Consiglio dei ministri proporremo un pacchetto per valorizzare chi lavora nell’emergenza urgenza, in modo tale che i giovani neolaureati possano avere voglia di iscriversi ai corsi di specializzazione di questa area della medicina”.
Aggiornato il 28 marzo 2023 alle ore 19:22