Franco Gattinoni, presidente della Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio, nel corso del panel Made in Italy, grandi eventi e territorio: il turismo di domani nella vision dei protagonisti alla Bit in corso in Fiera Milano, racconta: “Quello del rilascio e rinnovo dei passaporti al momento è un grave e assurdo problema. Nel 2023, nell'era della digitalizzazione, è inaccettabile che debbano passare anche 8-9 mesi per un appuntamento. So che le istituzioni stanno lavorando su soluzioni strutturali e mi auguro che presto prendano avvio”.
Un’indagine di Fto-Confcommercio evidenzia il dramma della situazione. A Catania, come indicato su SkyTg 24, “le tempistiche arrivano al 2 ottobre, a Potenza al 9 novembre, a Prato al 13 dicembre. Ma anche chi è riuscito a prenotare il suo slot, spesso ha dovuto fare i conti con lunghe code di fronte ai commissariati”. Come avevamo già detto su queste colonne, l’attesa per il documento, sia nuovo che per il rinnovo, è un vero e proprio calvario. Stefano Paoloni, segretario generale del Sap (Sindacato autonomo di Polizia), contattato da l’Opinione aveva fatto un sunto della situazione. Una situazione in fase di miglioramento, però è indubbio che ci siano state delle difficoltà, legate essenzialmente ad alcuni fattori. Innanzitutto, il lockdown, anzi, il post-lockdown dove c’è stato “un aumento delle richieste per il rilascio dei passaporti”; poi la questione della Brexit (“adesso serve il passaporto per la Gran Bretagna e non più la carta d’identità”); i ritardi “dalla Zecca dello Stato” circa il rifornimento dei passaporti cartacei; la questione dell’organico negli uffici (“c’è una carenza di 10mila unità”). Cosicché, non sempre è possibile assicurare una presenza costante e un intervento tempestivo.
Il fatto è che sono imminenti le vacanze di Pasqua. Poi ci saranno quelle estive. E nelle città la problematica resta. Il Sole 24 Ore ha scritto: “Le ultime stime su un fenomeno che persiste ormai da mesi – con gravi danni sui viaggiatori ma anche sulle imprese del turismo – arrivano da un report commissionato all’Istituto di Ricerca Ircm da Vamonos Vacanze, tour operator italiano specializzato in vacanze di gruppo. I viaggi annullati a causa dei ritardi delle questure e (soprattutto) dei meccanismi di prenotazione, sarebbero stati finora circa 100mila, corrispondenti a 180 milioni di euro di mancate vendite per il sistema italiano delle agenzie di viaggio”.
A inizio febbraio, Fiavet-Confcommercio ha scritto al ministro Matteo Piantedosi. E per voce del presidente, Giuseppe Ciminnisi, ha notato: “Le agenzie nostre associate lamentano tempi di attesa dai due ai sei mesi per il rilascio o il rinnovo dei passaporti, questo, oltre ai limiti della crisi che viviamo, è uno scoglio che riteniamo possa essere superato agilmente, dunque chiediamo un intervento del Ministero degli Interni al fine di agevolare e velocizzare le pratiche per l’emissione o il rinnovo dei documenti di viaggio”.
“La burocrazia digitale – conclude Ciminnisi - si sta rivelando talvolta peggiore di quella cartacea e danneggia non solo i viaggiatori, ma le imprese che commercializzano i viaggi internazionali”.
Ancora SkyTg24: “A inizio marzo la Polizia di Stato annunciava di aver risolto gran parte dei problemi riscontrati nell’ultimo anno: tra gennaio e febbraio il numero di documenti di espatrio rilasciati era di 412.385, le stime per tutto il 2023 parlavano di 2 milioni e mezzo di passaporti. Tuttavia, se si prova a prenotare un appuntamento per il rinnovo o il rilascio del documento di viaggio, in molte città ancora non si riesce a trovare un buco in tempo utile”.
Aggiornato il 15 marzo 2023 alle ore 19:31