La Lumsa presenta l’indagine sulla percezione italiana del Regno Unito

Organizzato dal Cenacolo di Studi Diplomatici e Internazionali, coordinato dalla professoressa Tiziana Di Maio, e dall’Università Lumsa di Roma si è svolto un importante e interessantissimo approfondimento dedicato alla realtà britannica e alla sua interpretazione culturale, economica e politica da parte degli italiani. “Dalla Brexit a Re Carlo III: comunicare il Regno Unito in Italia, tra sfide e opportunità” è l’approfondimento che la Lumsa Università ha presentato, in presenza ed on-line, per riflettere sull’importanza del Regno Unito, per gli italiani, dopo l’uscita dall’Unione europea.

A parlare dell’attuale strategia di comunicazione britannica e delle prospettive economiche, sociali e culturali sono stati due qualificati ospiti: Pierluigi Testa, fondatore e presidente del Think Tank “Trinità dei Monti” e Pierluigi Puglia, portavoce dell’Ambasciata del Regno Unito in Italia e San Marino, introdotti dal professore Matthew Fforde, titolare delle cattedre di Contemporary World History e di Cultura e Politica inglese. L’incontro è stato utile anche per presentare una recente indagine dell’Ambasciata britannica sulla percezione del Regno Unito tra gli italiani. “Quasi sei italiani su dieci sono stati nel Regno Unito. Per gli studenti e i lavoratori italiani, ben tre su quattro hanno un’esperienza positiva della loro permanenza nel Regno Unito. L’Università e il lavoro sono gli aspetti positivi che gli italiani ricordano con più affetto in rapporto al Regno Unito”, ha relazionato il portavoce dell’Ambasciata britannica, Pierluigi Puglia. Un altro dato importante evidenziato è quello relativo alla volontà degli italiani, soprattutto di giovani e giovanissimi, di voler visitare e comprendere la realtà sociale ed economica del Regno Unito. “Quasi un italiano su due si dice certo che visiterà il Regno Unito. Negli ultimi due anni, la propensione degli italiani a recarsi nel Regno Unito è aumentata del 17%. Tra i giovanissimi, l’intenzione di recarsi nel Regno Unito è ancora più elevata. Studio, lavoro e turismo sono le principali attrazioni del Paese nei confronti degli italiani”, rilancia il portavoce Puglia.

Particolarmente importante anche il dato del successo economico della Gran Bretagna che riflette le relazioni commerciali al di fuori dei confini europei. Il governo britannico, tra le altre misure, intende sbloccare i contratti di difesa per più imprese del Regno Unito e porre fine al divieto di investimenti esteri nei servizi legali nel Paese, oltre a rivedere le disposizioni sui confini, il che significa che la Gran Bretagna disporrà di un sistema doganale più moderno ed efficiente entro il 2025. Scelte che convincono i lavatori italiani residenti nel Regno Unito. “Il 35 per cento degli italiani residenti nel Regno Unito sostiene le attuali politiche del Regno in rapporto alla Brexit e all’Unione europea. Tuttavia, quattro laureati italiani su cinque chiedono il rafforzamento delle relazioni tra i due Paesi. Inoltre, un italiano su tre pensa che l’importanza del Regno Unito nello scacchiere geopolitico internazionale aumenterà nel corso dei prossimi anni”, ribadisce Pierluigi Puglia. Secondo gli italiani, sono lo sport e i valori democratici a generare attrazione a cui aggiungere l’importanza delle opportunità economiche e commerciali. Negli ultimi due anni, il governo ha rimosso oltre 400 barriere al commercio in più di 70 Paesi, rilanciando la cooperazione con l’Australia e la Nuova Zelanda, senza dimenticare i nuovi accordi da potenziare con l’India e il Canada.

Aggiornato il 16 novembre 2022 alle ore 17:30