Violenza sulle donne, Souad Sbai (Lega): “Misure dure per gli aggressori”

Souad Sbai critica l’amministrazione bolognese in tema di contrasto alla violenza sulle donne. Per l’ex deputata leghista, “l’idea di alcuni amministratori locali di mappare una città per identificare i luoghi più sicuri e quelli che lo sono meno porta a due constatazioni: la prima è che, se la si vuole mappare, significa che non si conosce bene la realtà che si sta amministrando; la seconda è che non si ha alcuna intenzione di intervenire in maniera di prevenzione o sicurezza, ma solo per limitare gli spostamenti e la libertà delle persone. Nessuna di queste è una soluzione accettabile”.

Con queste parole Sbai commenta la “scelta sconsiderata” paventata attraverso i media dal vicesindaco di Bologna, Emily Clancy. Secondo Sbai, “pensare di creare dei percorsi sicuri per le donne, allo scopo di tutelarle dalla minaccia di possibili aggressioni sessuali, senza però attivare campagne preventive per assicurare la loro incolumità è assolutamente inutile”. Sbai non ha dubbi: “È necessario punire le aggressioni sessuali e, qualora i responsabili siano degli migranti, che vengano immediatamente espulsi!”.

L’idea della giunta guidata Matteo Lepore di mappare è la risposta allo sgomento suscitato dall’uccisione della 57enne bolognese di Alessandra Matteuzzi. La donna è stata massacrata a martellate dall’ex compagno Giovanni Padovani, di trent’anni più giovane. Terrorizzata ed esasperata dal pressing dell’uomo, Matteuzzi aveva denunciato l’ex per stalking. In seguito alla denuncia, il giudice aveva stabilito il divieto di avvicinamento imposto a Padovani. Il divieto è stato drammaticamente violato nella notte tra martedì 23 e mercoledì 24 agosto.

Aggiornato il 10 ottobre 2022 alle ore 10:17