Terremoto in Centro Italia: sei anni dopo

Una tragedia. È il 24 agosto 2016. Una violenta scossa di terremoto colpisce Amatrice e altre comunità nelle Marche, in Umbria e in Abruzzo. Vi furono 299 morti e 388 i feriti.

Sei anni dopo Laura Lega, oggi capo del dipartimento dei Vigili del fuoco, ricorda: “La risposta del Corpo nazionale fu immediata. Furono subito messi in campo più di mille vigili del fuoco, 40 sezioni operative, 6 elicotteri per prestare soccorso alla popolazione. Un impegno mantenuto nel tempo, con 215.145 interventi di soccorso tecnico urgente che furono fatti dal 24 agosto in poi. Oggi il nostro ricordo va a quella gente”.

“Il pensiero dei vigili del fuoco torna a quella notte di sei anni fa, ai giorni drammatici che seguirono – spiega Guido Parisi, capo del Corpo Nazionale – 297 furono le persone che le nostre squadre riuscirono a salvare, le due bimbe, una ad Amatrice e l’altra ad Arquata del Tronto, su tutti. Un risultato eccezionale viste le condizioni, ottenuto grazie alla grande preparazione tecnica e anche al coraggio del nostro personale”.

Secondo i dati, fra le 215.145 operazioni di soccorso dei vigili del fuoco, 72.075 furono per il recupero di beni dalle abitazioni e di merci dalle attività commerciali distrutte, 91.050 per sopralluoghi sulle strutture e per la messa in sicurezza degli edifici, 3.846 per la salvaguardia e la messa in sicurezza del patrimonio artistico e culturale.

Cristina Messa, ministro dell’Università e della Ricerca, a margine della funzione religiosa e della cerimonia in corso oggi ad Amatrice, dice: “In questa giornata ricordiamo prima di tutto le vittime del terremoto che sei anni fa sconvolse questi territori e, come Governo, vogliamo essere ancora più vicini alle loro famiglie. Ma oggi è stato altrettanto importante, come ha ricordato Monsignor Pompili nella sua omelia, venire e vedere il percorso di ripartenza, di ricostruzione, di proiezione verso il futuro che in questi anni è stato fatto. È servito e servirà sempre di più l’impegno di tutti, cittadini, istituzioni, imprese, mondo del volontariato, per completare quanto avviato e per rendere questi splendidi luoghi attrattivi anche per i giovani, diventando anche un simbolo per una riscoperta delle aree interne del nostro Paese”.

Il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberta Casellati, chiosa: “A sei anni dal terremoto di Amatrice è ancora forte il dolore per le 299 vittime, i loro cari e gli sfollati. Impossibile dimenticare l’enorme sacrificio dei soccorritori, che salvarono centinaia di vite appese a un filo ed evacuarono la popolazione in pericolo. L’Italia non dimentica una delle tragedie più gravi della sua storia recente e non può abbandonare il territorio devastato dal sisma. Ogni sforzo per accelerare la ricostruzione rappresenta una priorità assoluta, un dovere verso intere comunità che hanno perso tutto e a cui lo Stato deve un futuro”.

Aggiornato il 24 agosto 2022 alle ore 17:46