Delusione Dazn in tv: il calcio non si vede

Delusione, rabbia, proteste sui social. È iniziato male per gli appassionati di calcio e in particolare per gli abbonati alla piattaforma Dazn. I disservizi sono stati costanti per tutte le partite della prima giornata di campionato, corretti dopo molte polemiche il lunedì per gli incontri Verona-Napoli e Juventus-Sassuolo.

Dopo un’estate di bombardamento pubblicitario per far digerire l’aumento di varie forme di abbonamento, il primo appuntamento della stagione 2022/23 con il calcio che conta si è rivelato amaro flop. Gli utenti che hanno pagato regolarmente le quote non hanno potuto usufruire di alcuna possibilità d’accesso alla piattaforma, rimandati indietro invece da un avviso “qualcosa non ha funzionato. Siamo spiacenti, si è verificato un errore su Dazn. Riprova”.

Per chi ha avuto la pazienza di riprovare successivamente, la situazione non è cambiata mentre le partite si avviavano alla conclusione. In quasi due ore nessuna soluzione tecnica è stata trovata. Aumentando le proteste telefoniche e via Internet, il gruppo ha suggerito agli abbonati di utilizzare un complicato link pubblicato nelle Instagram stories. Un buco nell’acqua anche per quanti sono esperti di navigazione Internet. Per molti altri la beffa è arrivata con il collegamento che si interrompeva dopo pochi minuti, per non riaprirsi più.

Il mancato funzionamento è stato segnalato anche all’Agenzia delle comunicazioni (Agcom) per accertare eventuali violazioni degli accordi sui diritti televisivi di calcio, acquistati in esclusiva per il triennio dal gruppo Dazn il quale negli ultimi mesi aveva raggiunto un accordo con Tim e Sky per portare tutte e dieci le partite di Serie A su un canale satellitare specifico, ma con pagamento per l’utente di un abbonamento doppio (Dazn e Sky).

Le critiche sono finite anche in Parlamento (chiuso) con una certezza: nessun abbonato Dazn ha visto la partita della squadra del cuore. Bene, invece, la sera di Ferragosto. Il problema è molto serio a causa dei nuovi prezzi introdotti in questa stagione e la restrizione sulla condivisione degli abbonamenti. La Lega Calcio ha scritto una lettera al gruppo britannico, valutando l’ipotesi di un’azione legale per danno d’immagine mentre le associazioni dei consumatori chiedono provvedimenti riparatori: sconto o allungamento di una-due settimane dell’abbonamento.

La nuova vicenda Dazn, ma c’erano stati problemi anche l’anno scorso all’inizio dell’aggiudicazione del bando per tre anni battendo Sky dopo che Mediaset si era ritirata, ripropone la questione dei diritti televisivi e quelli del calcio sono i più appetibili. Sono diventati, però, una giungla tra Nazionale Azzurra (Rai), Champions (Mediaset, Amazon), Mondiali (in Qatar mancheranno gli italiani), amichevoli, Formula Uno e gli altri sport. Uno scossone per i milioni di appassionati del pallone che devono sborsare sempre più euro, se vogliono restare aggiornati sulle vicende calcistiche. Quello del calcio, d’altra parte, è un mondo in cui la differenza la fa il dio quattrino. Campioni e milioni: il calcio è dei ricchi? Rispetto a quello italiano, il calcio inglese resta di un altro pianeta. La Premier in questa prima fase ha speso oltre un miliardo di euro in giocatori.

Il calcio è fatto di tante emozioni: mentre l’attaccante Sébastien Haller del Borussia Dortmund lotta per un tumore maligno ai testicoli (con buone possibilità di recupero), l’ex interista danese Christian Eriksen – che durante gli Europei fu salvato per miracolo – ora giocherà con il Manchester United con un defibrillatore cardiaco sottocutaneo.

Aggiornato il 22 agosto 2022 alle ore 12:17