Tg1, il “Pugno di ferro” di Monica Maggioni

Nominati tre nuovi conduttori

Primo direttore donna del Tg1, il telegiornale più seguito della Rai. E prima direttrice che cambia alla conduzione dell’edizione più importante delle ore 20 (orario in vigore dal 1973) due colleghe donne (Emma D’Aquino e Laura Chimenti), spostando anche un altro volto noto della televisione italiana, Francesco Giorgino. Sono stati sostituiti con Giorgia Cardinaletti, classe 1987 (debutto dopo molto sport); Elisa Anzaldo, catanese classe 1966, moglie del magistrato Fabrizio Gandini conosciuto durante le indagini del delitto di Cogne; Alessio Zucchini di Umbertide, classe 1973, dopo aver condotto Unomattina.

C’è tensione al Tg1 ma non è la prima volta. La direzione di Bruno Vespa venne fortemente contestata con votazione di sfiducia. Duro scontro tra l’allora direttore Augusto Minzolini e le conduttrici di punta Maria Teresa Busi e Tiziana Ferrario. Se è vero che la conduzione delle ore 20 è la più ambita è anche vero che non si tratta di “una proprietà fondiaria”. Il curriculum dei tre giornalisti era a loro favore, l’età ancora adeguata, l’esposizione politica appare equilibrata. E allora perché la rimozione? Monica Maggioni, 58 anni, ha una lunga esperienza al Tg1. Presidente dell’azienda di Viale Mazzini dal 2015-18, direttrice di Rainews 24 e di Televideo ha commesso un autogol?

La turbativa e le tensioni che sta provocando il cambiamento di tre conduttori dell’edizione principale del telegiornale mettono in crisi la credibilità dell’informazione televisiva? L’amministratore delegato Carlo Fuortes ha voluto imprimere uno scossone al Tg3, riportando nella stanza di comando che fu di Sandro Curzi e Bianca Berlinguer Mario Orfeo, che era stato bocciato perché in ritardo con i progetti dei vertici aziendali. Al Tg2 il confermato direttore Gennaro Sangiuliano non sembra voler stare al palo. Se gli altri due telegiornali modificano look e organizzazione del lavoro. A Saxa Rubra molti s’interrogano sui veri perché la Maggioni abbia deciso di sfoderare il pugno di ferro nei confronti di tre personaggi che da anni anno avuto sempre un ruolo di rilievo in redazione.

Emma D’Aquino, catanese di 55 anni, laurea in Scienze politiche, in Rai dal 1996 con esperienze da inviata di Porta a Porta e che ha seguito alcuni degli ultimi grandi avvenimenti come il crollo delle Torri gemelle a New York, il delitto di Cogne, il processo di via Poma, l’omicidio di Sarah Scazzi, il terremoto de L’Aquila, il crollo del Ponte Morandi a Genova. La conduzione delle 20 era il coronamento di molte fatiche. Francesco Giorgino, nato a Andria, 55 anni e laurea in giurisprudenza a Bari, è in Rai dal 1991, passando da Unomattina alla conduzione del Tg1 delle ore 13 e infine dal 2010 a quella delle ore 20 designato da Minzolini. È un volto logorato? La conduzione è incompatibile con la carica di vicedirettore?

Laura Chimenti è la più giovane, essendo nata a Roma nel 1976, arrivata alla Rai dopo il praticantato all’agenzia Asca. Cattolica. A fine maggio 2022 Monica Maggioni, subentrata a Giuseppe Carboni, ha deciso di varare una nuova organizzazione del lavoro stabilendo che chi conduce il Tg1 delle ore 20 avrebbe dovuto occuparsi, per un mese e mezzo, della lettura dei giornali all’alba delle ore 6,30. Dopo le prime proteste la nuova proposta per i tre giornalisti è stata quella di condurre l’edizione delle ore 13,30. Un balletto che non sembra funzionale per un telegiornale che intende mantenere il primo posto in Italia e in Europa sia per credibilità che per ascolto, tenendo a debita distanza sia il Tg5 di Clemente Mimun sia il Tg La7 di Enrico Mentana.

Aggiornato il 20 giugno 2022 alle ore 18:42