Rogo di Primavalle: il ricordo nel 49mo anniversario

“Troppo a lungo, in tutti questi anni, abbiamo avuto la terribile sensazione che questo Paese considerasse i miei cari uccisi non ragazzi, non cittadini, quasi neanche esseri umani. E tuttora la nostra memoria subisce un continuo attacco mediatico, anche sui social, semplicemente perché usiamo i mezzi oggi disponibili per trasmettere notizie sulle nostre iniziative: ma questo, affinché non si ripetano più tragedie come questa di Primavalle. Purtroppo, in questo tipo di società attuale, spesso il carnefice è più credibile della vittima”.

Così Giampaolo Mattei, presidente dell’“Associazione Fratelli Mattei”, ha aperto, nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, il convegno – patrocinato da Roberto Gualtieri, sindaco di Roma – organizzato dall’associazione stessa per il 49mo anniversario del rogo di Primavalle del 16 aprile 1973. Un incendio – appiccato da estremisti di sinistra – in cui perirono, bruciati vivi, Virgilio e Stefano, rispettivamente di 22 e 8 anni, fratelli di Giampaolo: figli, tutti, di Mario Mattei, il capofamiglia, “reo” di essere un militante di destra, segretario della vicina sezione “Giarabub” del Msi-Dn. Un’indegna tragedia che tuttora pesa come un macigno sulla coscienza civile dell’Urbe: e per la quale – ha precisato Mattei – son stati riconosciuti colpevoli, con sentenza definitiva, i tre estremisti Achille Lollo (morto nel 2021), Manlio Grillo e Marino Clavo (dei quali, però, solo il primo ha pagato, con alcuni anni di carcere, mentre gli altri si resero subito irreperibili). Mario ed Anna Mattei, genitori dei due ragazzi morti nell’incendio, rimasero soli a crescere gli altri 4 figli.

“Oggi – ha aggiunto Giampaolo – è la prima volta che Roma Capitale patrocina ufficialmente un’iniziativa della nostra associazione (nata alcuni anni fa, per volontà di Anna Mattei, ndr): che vuole essere non esclusiva, ma il più possibile inclusiva, aperta a chiunque (come, ad esempio, Luca Tarantelli, figlio di Ezio, l’economista barbaramente ucciso, nel 1985, dalle Brigate rosse) ha perso un familiare, o un amico, in quei terribili “Anni di piombo”. E che vuole organizzare iniziative di memoria costruttiva (come quelle che già teniamo, ad esempio, nelle scuole) per onorare tutte le vittime di piaghe come terrorismo e la mafia, senza alcuna discriminazione basata sulla colorazione politica”.

Miguel Gotor, assessore alla Cultura di Roma Capitale, ha portato i saluti del sindaco Gualtieri, trattenuto da impegni istituzionali: mentre Andrea De Priamo, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, presidente della Commissione Trasparenza di Roma Capitale, ha ricordato, tra l’altro, d’aver presentato a suo tempo, inutilmente, una mozione in assemblea capitolina per chiedere alla Giunta comunale la revoca del provvedimento dell’Amministrazione Raggi che, anni fa, aveva costretto l’associazione Fratelli Mattei a sgomberare la sede concessale nel 2007, in zona Ponte Marconi, dalla Giunta Veltroni.

Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia e coordinatore romano del partito, ha ricordato i commossi funerali dei fratelli Mattei alla chiesa di piazza Salerno. “Questo convegno – ha sottolineato – rappresenta un atto di giustizia e di amore nei confronti di quei 2 poveri giovani, e di una causa che senz’altro condividevo”.

Paola Vegliantei, presidente dell’Accademia della Legalità (associazione che cerca di diffondere, nella società civile, una nuova cultura del rispetto delle leggi), ha ricordato, tra l’altro, le origini dell’associazione, creata anni fa insieme a Giampaolo Mattei e a rappresentanti della storica “Folgore” e di varie associazioni di ex militari e appartenenti alle forze dell’ordine (“conobbi Giampaolo proprio mentre avevo l’onore di collaborare col mitico Capitano Ultimo”, l’uomo che nel 1993 arrestò Totò Riina”).

In chiusura, Mattei, dopo aver ringraziato, per la presenza, anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, ha ricordato la proposta dell’associazione alle Poste di emettere l’anno prossimo, in occasione del 50mo anniversario del rogo di Primavalle, una serie filatelica commemorativa delle vittime: Virgilio e Stefano.

Aggiornato il 22 aprile 2022 alle ore 19:13