Ue verso il caricabatterie universale

Un solo cavo per caricare il proprio smartphone, pc e tablet. Questo l’obbiettivo dell’Unione europea per ridurre i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee). L’iter da seguire per la proposta di direttiva sarebbe quello di introdurre per tutta l’elettronica di consumo media e piccola l’obbligo di avere un’unica porta Usb, nel caso specifico di tipo Usb-c, a prescindere dal produttore. La differenza tra dispositivi Apple e il resto degli smartphone, come i diversi tipi di alimentatore che montano i computer, non fanno altro che aumentare la quantità di caricatori che il consumatore deve possedere. Al momento del cambio del dispositivo, poiché il ciclo vita delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (Aee) è sempre più breve, è probabile che venga cambiato pure il caricabatterie, aumentando notevolmente la quantità di Raee.

La commissione per il Mercato interno e la Tutela dei consumatori ha votato, con 43 sì e soli 2 no, la posizione dell’Aula sulla direttiva sugli equipaggiamenti radiotelevisivi. Disponendo di una porta Usb standard ed universale per tutti i device il consumatore non avrà bisogno di acquistare più di un caricabatterie. I deputati vogliono anche che i produttori diano informazioni chiare sulle opzioni di carica, come pure sulla presenza o sull’assenza di un caricatore nel pacchetto. Noto un caso in Brasile dove un consumatore ha fatto causa ad Apple per non aver compreso l’alimentatore nella confezione del telefono. Avendo l’azienda californiana violato la legge locale a tutela dei consumatori, si è trovata a dover risarcire il denunciatore.

L’uso crescente del wireless ha spinto i rappresentanti dei diversi paesi a chiedere alla Commissione di presentare una strategia che entro 4 anni (per il 2026) consenta un minimo di interoperabilità tra le soluzioni di ricarica. Il relatore di questa proposta, il maltese Alex Sagius Saliba, ha dichiarato che “con mezzo miliardo di caricatori portatili consegnati in Europa ogni anno, che generano tra le 11 e le 13mila tonnellate di spazzatura elettronica, un caricatore unico per telefonini e altri apparecchi telefonici andrebbe a beneficio di tutti”. Una volta che la posizione negoziale dell’Aula verrà approvata nella plenaria di maggio, il Parlamento inizierà a negoziare il testo finale con il Consiglio Ue.

Aggiornato il 21 aprile 2022 alle ore 17:03