Corsi per genitori, quando mamma e papà ne hanno bisogno

Genitori non si nasce, lo si diventa. Si fa per dire. Sì, perché non tutti riescono nella “missione” e spesso mamma e papà hanno bisogno di corsi per genitori per imparare a gestire, ad esempio, il periodo adolescenziale dei figli o gestire bambini con problemi fisici o psicologici. Non c’è, ovviamente, un unico grande corso da seguire per imparare a essere un buon genitore ma sicuramente sapere come poter gestire una particolare situazione, con il supporto degli esperti, può essere d’aiuto per superare il problema.

C’è un corso per ogni genitore

I corsi a disposizione dei genitori possono essere vari e spetta solo al genitore stesso scegliere quello più adatto in base alle proprie necessità. Può essere, per esempio, un corso per imparare a gestire i capricci dei più piccoli o un corso su quale sia l’alimentazione migliore per il proprio bambino. Insomma, ci può essere un corso per ogni difficoltà che possa avere il singolo genitore. Ciò che conta è lasciarsi aiutare da chi abbia più esperienza e possa dare qualche suggerimento su come gestire al meglio la situazione.

Quando il genitore non può essere il migliore amico di un figlio

E probabilmente tra i “compiti” più difficili di un genitore c’è la capacità di riuscire a tener ben distinti il piano “genitoriale” da quello amicale. Cioè riuscire a distinguere quando sia il momento di rispondere o comportarsi da genitore e quando da amico. Si sa, infatti, che tendenzialmente ogni figlio vede in uno dei genitori non solo la figura familiare di cui potersi fidare ma quasi un confidente, una persona a cui chiedere consigli e aiuti. Ma ci sono alcune situazioni dove la linea di demarcazione tra i due ruoli diventa così sottile da andare oltre e commettere l’errore di fare “il grande amico” quando bisognerebbe fare il genitore e viceversa. E questo non è di certo un aspetto da sottovalutare, giacché se il figlio vede nel genitore un amico su cui poter contare si rischia poi di perdere, in un certo senso, quel senso di “autorevolezza”, cioè di apparire agli occhi del figlio come un coetaneo con cui confidarsi e non come la figura “guida” di casa.

Gli errori più comuni dei genitori

L’essere fin troppo amico del proprio figlio è solo uno degli “errori più comuni che ogni genitore commette. Alcuni genitori non sono in grado di dire “no” e sono fin troppo accondiscendenti; altri non insegnano ai figli a responsabilizzarsi. Ma i due sbagli che, in buona fede, la maggior parte dei genitori fanno sono: non ascoltare i figli ed essere iperprotettivi. Questo comporta da una parte il rischio che un figlio si senta trascurato e dall’altra paradossalmente che avverta fin troppo la presenza dei genitori tanto da deresponsabilizzarsi. Non ci sono, ovviamente, leggi universali per imparare a crescere un figlio, non ci sono regole uguali per tutti. Ogni figlio è diverso così come ogni genitore lo è. Ma ciò che è di primaria importanza è non dimenticare mai che il figlio debba essere trattato da figlio e un genitore debba essere rispettato in quanto tale.

Aggiornato il 04 aprile 2022 alle ore 11:37