Il benessere animale alla luce della recente giurisprudenza

La non consapevolezza e la non sensibilità umana hanno prodotto nei secoli un approccio verso il regno animale tendenzialmente crudele. Da una ancestrale necessità alimentare si è passati gradualmente ad aspetti lontani dalla cultura antropologica della caccia. Ma essendo il comportamento umano omogeneo e tendenzialmente relativistico, negli anni recenti si è sviluppata una sensibilità verso gli animali tale da poter considerare un animalesenziente”. È su queste basi che si sono sviluppate, recentemente, sentenze che hanno sottolineato la necessità di tutelare in qualsiasi periodo della vita il “benessere animale”. Originariamente la considerazione umana relativa all’animale era prettamente oggettistica, l’animale veniva considerato come una res (cosa), o in ambiti commerciali come fonte di reddito, quindi, lontani da una tutela di esso riguardo all’aspetto psichico e residuale sotto l’aspetto fisico. Inimmaginabile, all’epoca, poteva essere una tutela sotto il punto di vista normativo.

Fondamentale, per l’emersione delle lacune normative in tale ambito, fu l’evento di shock mondiale, sanitario e normativo, dello sviluppo e diffusione del morbo, così denominato, della “mucca pazza(“Encefalopatia spongiforme bovina”). Portatore, conseguentemente, di una grande attenzione sotto quelli che erano gli aspetti di benessere animale all’interno delle strutture di allevamento, e della necessità di una normativa che andasse a tutelare la salute animale strettamente connessa, per questioni alimentari, alla salute umana. Da tale evento l’evoluzione normativa andò di pari passo con la concezione dell’animale all’interno della società, arrivando al Trattato di Lisbona, cardine di una svolta, non solo normativa, quanto, ideale, definendo nell’articolo 13 gli animali come “esseri senzienti”, capaci di provare sensazioni pari a quelle umane, ma anche portatori di interessi, sotto il punto di vista giuridico, portatori di diritti.

La tutela del benessere animale negli anni è andata ad investire più settori, da quello della macellazione, alla sperimentazione sino all’attività venatoria, con riguardo alla fauna selvatica. Proprio in questo ambito di tutela, il 27 ottobre 2020, la Cassazione penale ha emanato la sentenza, la quale vedeva protagonisti due cacciatori che dopo aver inferto un colpo da arma da fuoco ferendo un capriolo, lo avessero poi caricato agonizzante all’interno di un cassone trasportandolo, ancora vivo, scalciante, in preda a terribili sofferenze che lo portarono successivamente al decesso. I due cacciatori rispondendo di maltrattamento di animali – articolo 544 ter del Codice penale – vennero condannati a quattro mesi di reclusione. La sentenza in esame portò una svolta normativa riguardo al rapporto benessere-maltrattamento, obbligando nella attività venatoria il “colpo grazia” all’animale precedentemente ferito.

La tutela animale e ambientale (strettamente correlate) è ormai sempre più al centro dell’attenzione, pubblica quanto legislativa, recenti per l’appunto sono state anche le recenti modifiche costituzionali dello scorso 8 febbraio che hanno visto interessati gli articoli 9 e 41, “la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica, tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico e tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”. Emerge poi che la legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali. Vediamo inserita all’interno dei principi fondamentali della nostra Repubblica la tutela normativa alla biodiversità e al mondo animale. Viene poi specificato nell’articolo 41 che “l’iniziativa economica è libera ma non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute, all’ambiente”. Sicuramente un “avvicinamento” importante della sensibilità umana alla “sensibilità” animale, ma ancora molto lontana dall’essere osservata a livello planetario.

Aggiornato il 09 marzo 2022 alle ore 13:12