Terni: due incendi in dieci giorni

Due incendi in dieci giorni nell’area industriale di Terni non possono rappresentare semplici coincidenze. Lo scorso 20 febbraio un incendio è divampato alla Ferrocart, impianto industriale destinato alla raccolta, smistamento e selezione dei rifiuti differenziati. Un incendio che ha compromesso la zona destinata a triturare il rifiuto per poi separare la parte secca dal residuo organico. In quell’occasione, le centraline registrarono dati preoccupanti relativi alla dispersione di diossine, come se già non bastasse una qualità dell’aria del capoluogo umbro tutt’altro che salubre di suo. L’altro ieri altro incendio, sempre nella stessa zona tra Terni e Narni, che ha colpito un’azienda di autotrasporti con la conseguente nuova chiusura delle scuole nell’area interessata dalla nube tossica che, anche questa volta, si è sviluppata dal rogo.

Ma già lo scorso agosto un incendio si sviluppò (anche questo quasi d’incanto...) nell’impianto di selezione e trasferenza dei rifiuti dell’Azienda municipalizzata ternana. Una serie di eventi che sembrano (?) essere gestiti da una stessa mano criminale – e non solo a Terni – tanto che il consigliere regionale Thomas De Luca ha chiesto alla Commissione antimafia regionale di occuparsi di “questa preoccupante situazione che sta interessando l’Umbria. Eventi che non solo hanno un grave impatto sulla gestione dei rifiuti ma anche direttamente sulla salute pubblica. Eventi che – secondo De Luca – costantemente vengono minimizzati e liquidati come autocombustione accidentale, o causata una volta da un accendino, l’altra da una pila”. Come dire che le infiltrazioni della malavita organizzata nel mondo dei rifiuti non finiscono mai.

Aggiornato il 02 marzo 2022 alle ore 12:12