Pene d’inverno

Essere duri non sempre porta giovamento. Per informazioni chiedere al finlandese Remi Lindholm, che ai Giochi invernali di Pechino ha chiuso la gara di sci di fondo dei 50 chilometri (poi ridotti a 30) in ritirata. O meglio, con il pene congelato. L’atleta, una volta raggiunto il traguardo, ha chiesto espressamente una borsa dell’acqua calda. 

Il diretto interessato, con tanto di era glaciale nella zona pubica, ha raccontato: “Puoi indovinare quale parte del corpo era un po’ congelata quando ho finito, è stata una delle peggiori competizioni in cui ho partecipato. Si trattava solo di combattere”. Altro che spada de foco.

Certo, la situazione alla fine non era delle più piacevoli, come ha affermato lo stesso Lindholm: “Quando le parti del corpo hanno iniziato a riscaldarsi dopo il traguardo, il dolore era insopportabile”. Ecco cosa significa soffrire le pene dell’inferno. O, se preferite, dell’inverno.

Aggiornato il 21 febbraio 2022 alle ore 15:37