
È sempre interessante il Rapporto annuale del Censis sulla situazione sociale del Paese. Le incertezze, le speranze e le contraddizioni degli italiani vengono fotografate e messe in luce con impietosa lucidità.
Il Rapporto sul 2021, disponibile da alcuni giorni, inizia in maniera inusuale, descrivendo la relazione fra gli italiani e l’irrazionalità. Contrariamente a quanto si potrebbe credere, l’irrazionalità non è una componente marginale della società italiana e cresce un’onda fatta di teorie cospirazioniste, di dietrologie inverosimili e di paranoico scetticismo su ogni fatto che accada.
Il Censis ci dice che un italiano su dieci è convinto che l’uomo non sia mai sbarcato sulla luna e che il 5,8 per cento dei connazionali ritenga che la terra sia piatta. Analogamente, il 5,9 per cento pensa che il Covid non esista e sia frutto di una montatura mediatica. È da notare che le percentuali sono più alte, quasi doppie, fra chi ha un titolo di studio fino alla terza media rispetto ai laureati, mentre i diplomati si collocano su una percentuale intermedia. Inoltre, un italiano su cinque pensa che il 5G serva a controllare le persone e quasi uno su otto che i vaccini siano inutili e inefficaci.
Il fenomeno del negazionismo ha come elemento collaterale la sfiducia verso le istituzioni e la diffidenza raggiunge l’apice quando si affronta il tema del Governo. Il 56,5 per cento crede che esista una casta che governa il mondo e il 67,1 per cento è convinto che in Italia tutto il potere sia concentrato nelle mani di un gruppo di potenti. Questi ultimi dati sono interessanti, perché dimostrano quanto sia diffuso lo scetticismo sui meccanismi democratici. Infatti, il 21,8 per cento degli italiani è del parere che esistano sistemi politici migliori. Inoltre, quasi la metà degli italiani pensa che il Governo, i partiti e le istituzioni non cambieranno in meglio la propria vita.
La tendenza a lenire le proprie frustrazioni, colpevolizzando gli altri, siano i superpoteri globali o nazionali, non è un fenomeno nuovo. Ma i numeri sono impietosi e suggeriscono alle forze politiche di non trascurare una tendenza che le vede come una controparte al servizio di interessi inconfessabili, anziché come lo strumento per veicolare le domande sociali.
Aggiornato il 02 febbraio 2022 alle ore 11:18