Record di giornalisti detenuti nel mondo, sono 488

Sono 488 i giornalisti detenuti nel mondo. Nel 2021 è stato raggiunto il numero record. Un triste primato. Lo rivela il bilancio annuale della ong Reporter senza frontiere, che registra anche 46 professionisti dei media uccisi in un anno, la cifra più bassa degli ultimi 20 anni. “Mai dalla creazione del rapporto di Rsf nel 1995 – si legge in un comunicato – il numero di giornalisti detenuti è stato così elevato”.  L’Ong spiega che l’aumento di giornalisti detenuti, dell’ordine del 20 per cento in un anno, “è principalmente il risultato di tre Paesi”: Birmania, Bielorussia e Cina, la cui legge sulla sicurezza nazionale imposta a Hong Kong ha causato un forte aumento delle detenzioni di giornalisti in questo territorio. Aumento che si registra anche nella regione dello Xinjiang, “dove un milione di uiguri sono detenuti nei campi e lo sono in particolare perché è diventato una sorta di buco nero dell’informazione”, denuncia all’Afp Christophe Deloire, segretario generale di Rsf, precisando che 70 giornalisti uiguri sono stati imprigionati.

I cinque Paesi in cui al primo dicembre è stato arrestato il maggior numero di giornalisti sono Cina (127), Birmania (53), Vietnam (43), Bielorussia (32) e Arabia Saudita (31). Numerose anche le donne reporter tratte in arresto. “Mai Rsf ha registrato così tante giornaliste detenute”, in totale 60, un terzo in più rispetto al 2020, deplora l’associazione. Mentre gli uomini rappresentano ancora la maggioranza dei giornalisti incarcerati nel mondo (87,7 per cento), la Bielorussia rappresenta il Paese che ha rinchiuso più giornaliste (17) che colleghi uomini (15). Grazie “all’evoluzione dei conflitti regionali (Siria, Iraq e Yemen) e della stabilizzazione dei fronti dopo il 2012 e 2016, che sono stati particolarmente micidiali”, sottolinea Rsf, quest’anno si registra il livello più basso di giornalisti uccisi degli ultimi 20 anni. Messico e Afghanistan restano i due Paesi più pericolosi per i giornalisti quest’anno, con rispettivamente 7 e 6 morti, seguiti da Yemen e India al terzo posto, con 4 giornalisti uccisi ciascuno. Anche la quota di giornaliste donne è aumentata, con 4 uccise nel 2021 contro le 2 dell’anno scorso.

Aggiornato il 16 dicembre 2021 alle ore 11:51