Per una sociologia della pandemia: abbozzo

“Popolo, stai fermo, stai buono, non criticare, non protestare, la situazione è gravissima, ci stiamo riprendendo, non disturbare, non turbare la ripresa. Sei, Popolo, in, quasi, sicurezza, sei, Popolo, quasi, fuori dal pericolo, ma, Popolo, non abbassare la guardia, e vaccinati, dalla nascita, quasi, alla bara, è una grande occasione per Te, fai diventare la crisi una opportunità, non hai idea, Popolo, che futuro ne avrai, salute e lavoro, lavoro e salute, salute e lavoro, lavoro e salute, pensa!”. Una dialettica perfetta, il negativo “superato”, ma, ma ma, una condizione è necessaria: “Popolo, taci e acconsenti. Non turbare, non disturbare, affidati islaministicamente ai vaccini, tanti vaccini, zitto, non fiatare, non protestare, non lamentarti, la salvezza ha un costo: la tua obbedienza, il tuo silenzio, la tua sopportazione, e soprattutto la tua condanna per chi non obbedisce, ecco i responsabili, il pericolo, gli infestatori. Non ci fossero questi nemici della salute pubblica tutti e ciascuno vivremmo come un lanugginoso gregge sano nutrito d’erba fresca e senza lupi nelle prossimità. Ma giungeremo a questa terra fertile, salvi e sani, sani e salvi, salvi e sani, però, attento, non abbassare la guardia, vaccinati e rivaccinati, e soprattutto condanna gli svaccinati, non lavoro, non retribuzione, non farli uscire dalle tane, sono un pericolo, sono il pericolo, non ci fossero, l’umanità, eccetera, eccetera, eccetera”.

Il mutamento di periodo negativo in periodo positivo è la trovata formidabile di ogni mistificazione ma anche di ogni volontà di scampo. Non è accertato, però, che non protestare e non criticare faccia pervenire al bene. Anzi. Nasconde la negatività e nascondendola sembra che non vi sia. Pessima forma di inganno. Dissolvere il male ignorandolo o impedendo che si riveli. L’autoritarismo proviene da tale marchingegno, impedire che vi sia critica fingendo che non vi sia alcunché da criticare. Come sapere che non vi è alcunché da criticare se impediamo la critica? Vale come tagliare la lingua e attestare che un individuo non ha niente da dire. No. Per verificare se una situazione è risolta occorre che vi sia libertà di esprimere giudizio sulla risoluzione. E per verificare se la critica è infondata occorre che la critica sia espressa. Come posso dichiarare che la critica danneggia se non la esprimo? Se mi impediscono di manifestare critica? Non saprò se questo impedimento copra l’errore o la verità se mi impedite di esprimermi. In tal modo la menzogna potrebbe dominare al riparo da ogni giudizio.

La società potrebbe esserne danneggiata almeno quanto la potrebbero danneggiare critiche malfatte. Le società che hanno avuto una sola fonte di “verità” sono pervenute alla negazione non soltanto della liberta ma della conservazione di se stesse perché proibivano la denuncia degli errori. A meno che non siano società illiberali, appunto, fideistiche. Tra qualche giorno si compirà un errore-orrore tra i più degradanti che una società può rivolgere contro gli associati, una società antisociale. Migliaia di soggetti saranno divietati a lavorare perché non sopportano di vaccinarsi, né lavoro, né remunerazione. Non basta. Divieto di fruire delle correnti prestazioni, le banalissime faccende che svolge il cittadino qualsiasi e qualsiasi cittadino. E questo imprigionamento, questa vita resa difficile perché mai? Per evitare che il non vaccinato contagi laddove il vaccinato può contagiare egli pure! Bisogna apprezzare la novità storica della situazione: combattere con un vaccino che non evita il contagio la possibilità del contagio! Certo che combattere il virus mantenendo il virus in vita e la sua contagiosità è una invenzione mai accaduta. Ma insorge una replica consistente. Non era contro la persistenza del virus ma contro la gravità ferale del virus che dobbiamo vaccinare.

Non ci era stato detto ma ora ci viene detto Avevamo errato: i vaccini non uccidono il virus, non ammazzano i contagi, ma donano la vita, affievolendo la virulenza del virus. Non era così che vennero rappresentati i vaccini, ma siamo in un processo che si chiarisce nell’avanzare. E nell’avanzare troviamo le “varianti”, le quali della protezione antimortale del vaccino potrebbero beffarsene. Del resto gli stessi vaccini sembra attenuino la loro efficacia dopo varie attribuzioni. Al dunque, al presente, i vaccini: vanno reiterati, non eliminano i contagi, non eliminano il virus, affievoliscono l’efficacia, sono inetti a delle mutazioni. Non dico sugli effetti secondari non essendo in tale cognizione quella che possiedo. Però se un cittadino non si espone alla vaccinazione manifestando qualche incertezza viene scacciato, affamato, confinato, escluso e reso responsabile di contagio mentre accade l’incredibile situazione, che aumentano i contagi aumentando le vaccinazioni, e dovrebbe succedere il contrario viene da sospettare che sono, potrebbero essere i vaccinati spavaldi, sicuri, a contagiare i non vaccinati.

Questione da considerare. Ecco a che serve la libertà, a discutere di questo groviglio, come avviene che accrescendo le vaccinazioni corrono i contagi. Si dice: c’è stata una variante (Delta). Appunto, le varianti sconfiggono il vaccino. E poi, anche quando insorse la variante e le vaccinazioni erano minori i contagi e i decessi furono scarsi rispetto al presente in cui abbiamo massimi vaccinati. Allora? Più vaccinati, più contagi, più decessi. Sono “dati”! Non è il caso di accennare a cure alternative Sembra un misfatto tabuico. Violare il sacrario del silenzio. Pensate, se oltre a dedicare galassie di denaro, benissimo risarcito, ai vaccini che si devono reiterare e non uccidono il virus, magistrale invenzione per una spesa senza termine, si fossero dedicate cifrette, almeno, e qualche discussione a cure che guariscano dal virus, senza rimandarlo di vaccino in vaccino, per il che staremo sull’orlo della malattia per decenni!

Migliaia di persone saranno scacciate dal lavoro e dalla retribuzione, e questo perché non “credono” che un vaccino che non elimina il contagio possa tutelare dal contagio. Che strane persone. Dovrebbero credere che un vaccino che non tutela dal contagio tutela dal contagio! Questa la Neoverità nella Neosocietà della Neomenzogna. Che avverrà? Una società alternativa. I “dannati” faranno una Società nella Società. Con l’affermazione dello scambio di prestazioni. Ne ho scritto in un mio libro: “Dal lavoratore imprenditore al cittadino imprenditore”, 2012. E sapete perché questo evento, del resto inevitabile? Perché dentro la pandemia vi è un segreto. Questo. I sistemi produttivi non hanno possibilità di dare lavoro e cercano di eliminare lavoratori “legalmente”. E di tenere sotto il piede la protesta.

Il virus ed i vaccini giovano magnificamente a non fare muovere la società, si susciterebbero contagi mentre occorre apprezzare lo sforzo per vaccinare e trarre in salvo la gente, Che migliaia e migliaia di persone vengano affamate, confinate, bene, la salute è salva (dicono). Non ci fosse stato il virus, ed il vaccino, l’espulsione sarebbe stata avversata. Oggi appare ottimo che i contagiatori siano sbattuti fuori! Autoritarismo legalizzato antisociale. Ala! Il virus esiste, nel suo compimento spinge il malato in territori esplosivi che inducono la mente a credere che il delirio sia realtà, una incontrollata psicosi, ed il respiro non trova spazio nei polmoni stipati, sì che mente e corpo lasciano pensiero ed esistenza, e ritornare in se stessi è traversare l’oceano senza vele, senza approdi, senza bussola. Avendo compiuto due volte questo passaggio svalutare il morbo mi è inconcepibile.

È la conduzione della lotta che vacilla. Vaccini a lungo termine, danno un potere a lungo termine sui cittadini, un virus che dura esige una duratura tutela della pubblica salute. E come si tutela la pubblica salute? Impedendo ogni protesta, ogni critica, e dando a vedere che chi non si vaccina, è nemico del genere umano. E si generalizza facilmente. “Ogni” protesta, anche sociale, metterebbe a rischio la salute e la ripresa in sicurezza. E mutamenti sociali anche se devastativi dell’occupazione, dovrebbero essere ingoiati per non disturbare salute e ripresa. Persino la fame andrebbe ingoiata, il non pagare chi teme la vaccinazione, persone che potrebbero facilmente essere impiegate da casa o con minimi accorgimenti tecnici. Il che rende sospettosi.

Dentro il virus serpeggia un altro virus. Impaurire la gente sulla salute per non impaurirla sulla vicenda economica. Dicevo: i sistemi sociali non creano occupazione, “devono” espellere, il virus consente espulsioni legalizzate di chi non si vaccina e fa considerare salvatori della salute gli espulsori, uno Stato che salva la salute è assolto e benedetto (anche se dà illusione). Non ci si rende conto che un domani ogni pretesto è opportuno in nome della salute per annientare giudizi e critiche. Ma no, non bisogna sospettare. È tempo di normalità. Di Neonormalità. Tra qualche giorno assisteremo al Neoevento, Recinto dei Neodannati. E se protestano, peggio. L’opinione pubblica, addirittura, invece di chiedere cure e di avvertire che dei vaccini che non uccidono il virus e non evitano i contagi sono, comunque, difettivi, si scatenerà contro il non vaccinato. L’uomo cerca il colpevole, e lo inventa purché lo trovi, dovendo sfuggire al terrore di dubitare. Ma sarà tutta la società sotto dominio. Chi si muove è perduto.

Un sistema che sostituisce gli uomini con le macchine “deve” impedire la protesta degli uomini! Siamo all’inizio dell’autoritarismo legalizzato antisociale. Ala. Ovvero: Autoccupazione masse disoccupate. Amd. Ed anche, disoccupazione Silenziata. DS. Non accusa. Non scherno. Troppo facile. Chi regge la responsabilità di milioni di persone, di una sola persona ha condizioni distanti da chi argomenta senza la tensione dell’immediatezza. Tuttavia, ad un anno di vaccinazioni il risultato sembra essere la diminuzione della capacità ferale del virus. Gran risultato. Provvisorio, incerto. Se il Virus esiste ancora, muta, ed i vaccini attenuano l’efficacia, la perdono, vanno troppo spesso ripetuti, tutto è possibile. Del resto, basterebbe che i vaccini non eliminano il virus a rendere problematica questa soluzione esclusiva. Possiamo dare ad altre soluzioni luogo a discussione, a fondamento di possibilità di esistenza?

La gente trasforma in fede l’incertezza, per non dubitare dei vaccini diventa fanatica dei vaccini e pur di scovare un responsabile non mette in dubbio i vaccini accusa i non vaccinati. Più vaccinati, più contagiati, e la colpa è dei non vaccinati! Strano.          

Apprendo, apprendiamo la notizia, in Cina è resa attiva la prima fabbrica di soli robot! Capiremmo qualcosa se intendiamo il nostro stato d’essere anche nell’aspetto delle trasformazioni tecnologiche! Sociologia della Pandemia! Vale a dire: come si mette in silenzio e come si accantona legalmente una parte di un popolo quando il lavoro decade ed una malattia, grave e reale, si presta a fare da giustificazione di una crisi che non sappiamo risolvere! E quando non risolviamo, imponiamo! Ma sul momento metamorfico c’è molto da esporre e considerare.

Aggiornato il 14 dicembre 2021 alle ore 14:52