Sbai: “Tutelerò le donne straniere in Italia dai matrimoni forzati”

“Sona, il nome è di fantasia per proteggere la privacy della minorenne, si rifiutava di indossare il burqa perché, come tutte le adolescenti della sua età, si compiaceva del suo bel visino di giovane donna e mortificarlo con un tetro velo nero non lo trovava né logico né accettabile. E voleva innamorarsi di un ragazzo come lei, non di un uomo molto più grande di età che nemmeno conosceva e che la avrebbe trattata come un oggetto senza valore. Per questi motivi, per la sua ostinazione a vivere una vita normale è stata vessata, insultata, malmenata dai suoi familiari per mesi, forse addirittura anni, fino a quando la furia, ancor più violenta del solito, del fratello maggiore l’ha fatta arrivare all’ospedale Grassi di Ostia con un trauma cranico a seguito delle percosse ricevute”.

Queste le parole di Souad Sbai, responsabile nazionale Dipartimento Lega per l’Integrazione e l’Immigrazione, che si presenterà parte civile nel processo che ora la magistratura avvierà nei confronti dei familiari della ragazza. Sbai è paladina dei diritti delle donne straniere che subiscono violenze e abusi: come presidente dell’Associazione Donne Marocchine in Italia, da anni si batte contro i fanatismi islamici e ha già salvato numerose persone da maltrattamenti e lesioni personali.

“La Lega in Senato sta elaborando una proposta di legge apposita contro i matrimoni imposti dalle famiglie di origine alle proprie figlie, spesso poco più che bambine – ha continuato Sbai – occorrono centri di accoglienza adeguati a garantire l’incolumità e la ripresa psicologica delle vittime e, soprattutto, voglio che le straniere abbiano il duplicato dei loro documenti. Questo passaggio è fondamentale, perché la donna maltrattata che prende coraggio e decide di scappare dalla famiglia spesso soccombe fatalmente ad angherie letali, proprio perché torna a casa per prendere il passaporto. Il centrodestra – ha concluso Souad Sbai – ha già confezionato la legge contro l’abominevole pratica dell’infibulazione alle bambine, adesso è il momento di avere una normativa che faccia rispettare agli stranieri i principi fondanti della nostra Costituzione e della nostra democrazia: il rispetto della donna è sacro e nessun fanatismo che lo eluda deve essere più tollerato in Italia”.

Aggiornato il 16 novembre 2021 alle ore 09:42