La storia del signor Ennio Di Lalla che esce da casa per delle visite mediche e rientrando si ritrova la casa occupata, ha tramortito e terrorizzato tutti. Virus permettendo, ci sentiamo in balia del nulla, senza protezione alcuna e impossibilitati a poter parlare, ora uscir di casa, obiettare e da oggi alcuni direbbero, manifestare. Le Forze dell’Ordine non hanno alcuna autorità su casi come quelli del signor Ennio. Leggi in tal senso non ce ne sono. Giornalisti sono andati sul posto per sentire da dietro la porta chi stava dentro e constatare l’arroganza di chi stava dentro metteva i brividi, hanno detto chiaramente “lo rifaremo”. Esci di casa per fare la spesa al centro commerciale la domenica, fai un viaggio, un weekend e puoi scoprire che basisti hanno osservato le tue abitudini stando in zona e cambiato la toppa di casa tua e non puoi rientrare. Quando potrai farlo, troverai tutto distrutto, come è successo al signor Ennio. Non puoi farci granché.
Se non fosse stato per l’attenzione di alcune note trasmissioni televisive che si sono impuntate sul fatto, chissà cosa e chissà quando avremmo saputo e se Ennio avrebbe davvero riottenuto casa. Con quest’aria che tira, i faldoni sulle scrivanie dei tribunali e la voglia di lavorare e di vivere “uccidimi” che abbiamo tutti a causa di questo clima da virus che ci hanno ben inculcato con sapiente maestria, si fa presto a dubitare. Almeno il dubbio è qualcosa che dobbiamo continuare ad avere. Implica l’unica traccia di capacità critica e quindi di umanità. Se viene meno pure quello, ragazzi miei, è finita. Ma una cosa è certa: quando vogliono al governo legiferano, pure di notte. Se devono conservare la poltrona, se devono mettere le mani sulle vite e sul futuro dei nostri figli, entrarci a gamba tesa, senza neppure comprenderne i reali danni. Allora di riuniscono a Ferragosto o durante periodi straordinari. Per cose come questa, un pericolo reale per tutti, a nessuno viene in mente di correre a far qualcosa. Non ci resta che prenderne nota, una lista lunghissima ormai, per evitare di perdere la memoria.
@vanessaseffer
Aggiornato il 10 novembre 2021 alle ore 16:07