A partire dal 15 ottobre 2021 scatta il mancato pagamento dello stipendio per ogni giorno di assenza dei non vaccinati. Essi sono un totale del 20 per cento della popolazione. Dedotti i pensionati, i bambini e i vaccinati ritardatari in attesa del marchio elettronico vaccinale, i non pagati saranno circa sei milioni. Sulla base di questo ragionamento, mi viene immediatamente in mente un quesito: dove finiranno i soldi rivenenti dal mancato pagamento delle giornate di lavoro dei non vaccinati? Nei primi giorni, ci saranno flussi ingenti di mancati pagamenti di stipendi e salari da parte delle aziende. Ci sarà un alleggerimento da parte dell’Inps nella corresponsione dei relativi contributi legati alle giornate di assenza. Si tratterà di milioni di euro non pagati! Ci sarà qualche giornale che porrà in evidenza questa eventualità? Ritengo di no. Adesso i corifei dell’informazione pastorizzata ed elogiativa di ogni azione di governo non ne deve parlare né credo che sia di loro interesse: tutto deve andare bene!
Per dare a questo sospetto una visione leggibile, consideriamo una mancata corresponsione media di 130 euro per circa sei milioni di lavoratori senza lasciapassare elettronico. La cifra risultante è circa 780 milioni di euro giornalieri! Per i primi giorni tale cifra sarà piena per poi scendere gradualmente e per almeno 15 giorni successivi. Come è intuibile, si tratta di importi rilevanti. Ad essi va aggiunto il valore totale dei mancati accantonamenti dell’Inps che è almeno il 40 per cento delle somme non erogate dalle imprese pubbliche e private ai reprobi del vaccino! Il calcolo è piuttosto approssimativo ma lascia a bocca aperta. Potrebbe venire il sospetto che l’inefficienza e i ritardi nella comunicazione del codice verde alla popolazione sia rallentato apposta?
Per chi fa finta di non capire, aggiungo e insisto: le multe e il mancato pagamento dei giorni di assenza, peraltro non calcolati ai fini della pensione, contro i lavoratori che non hanno il marchio elettronico tecno-farmaceutico che partiranno da oggi 15 ottobre 2021, costituiranno un fondo occulto che risarcirà le parti datoriali che – dopo una breve schermaglia di indignazione e finta ribellione, di partiti che si stracceranno le vesti per il tampone libero e gratuito – si caricheranno la spesa dei tamponi, nel timore di una risposta dura della popolazione, sulla scorta di un successivo compromesso con il governo? Nulla in politica è irrevocabile. Il superpretoriano, nel suo ignobile ruolo di curatore fallimentare della ex-Italia, se ne dovrà fare una ragione, anche se adesso recita il ruolo del kattivissimo duro e puro. Dopo un breve tira e molla, arriveremo all’accordo, magari non troppo pubblicizzato? I soldi ci sono, e tanti. Sarà facile… Diceva Oscar Wilde che “Le domande non sono mai indiscrete. Lo sono, talvolta, le risposte.”
Aggiornato il 19 ottobre 2021 alle ore 17:21