Festival Glocal: un occhio al giornalismo del futuro

Nuove tecnologie, responsabilità e un tempo ormai mutato dal Covid. Di questo e molto altro si parlerà al Glocal-Festival del giornalismo digitale, in programma a Varese dall’11 al 14 novembre.

Informazione, new media, Coronavirus: sono 30 gli incontri spalmati lungo i quattro giorni dell’evento. Marco Giovannelli, direttore del Festival, ha commentato: “Il tempo è un tema centrale della vita delle persone. Il digitale ha cambiato radicalmente il modo di intenderlo e di viverlo, basti pensare al fatto che siamo connessi ogni attimo della nostra vita. Quest’anno il Festival – ha annunciato – è caratterizzato da questa parola e non solo per i temi trattati, ma per le riflessioni che queste aprono. Eravamo abituati a un tempo fatto prevalentemente di cronologia, oggi questo è cambiato completamente e l’informazione non può non risentirne”.

Giornalismo e “fame” di idee: è il tema con cui l’11 novembre saranno aperte le danze alla presenza del presidente nazionale e del presidente lombardo dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Verna e Alessandro Galimberti, a colloquio con il sociologo Enrico Finzi e il giornalista Raffaele Fiengo. Di futuro se ne parlerà nel corso dell’appuntamento che chiude la prima giornata del Festival con il rettore della Liuc (Università Carlo Cattaneo) Federico Visconti e il giornalista de Il Sole 24 Ore, Luca De Biase, chiamati a riflettere sul lavoro. Sulla stessa linea l’incontro del 12 novembre – “Scrivere per il futuro: nuove opportunità, nuove libertà e nuove responsabilità” – con Mario Tedeschini Lalli fondatore di Offshore Journalism Toolkit e Marianna Bruschi, giornalista del Gruppo Gedi.

Ci sarà modo anche di parlare di tempo e tecnologica. Massimo Russo e Gianni Riotta si soffermeranno sul potere delle piattaforme e di come hanno polverizzato il concetto di territorio e “traslato” in un’altra dimensione le lancette dell’orologio: intelligenza artificiale e sicurezza informatica, ma anche il rapporto tra i Millennial e il mondo dell’informazione. Non solo: come si informano i più giovani, quali sono le testate “di fiducia” e cosa chiedono al giornalismo. Il tutto attraverso i risultati di una ricerca del Dipartimento di Diritto, Economia e Culture dell’Università dell’Insubria.

Uno spazio importante è rivolto, in più, ai nuovi linguaggi, vedi i podcast, con l’esperienza di Chora Media con Mario Calabresi. E poi, inevitabilmente, la discussione tratterà la questione della qualità del lavoro giornalistico. Un’occasione per discutere su come è cambiato il modo di fare informazione, su ciò che deve essere aggiornato in tempo reale e trattato in velocità, ma anche ciò che merita approfondimento. Invece di Afghanistan e del ritorno dei Talebani si discuterà con Farian Sabahi, giornalista e docente Università dell’Insubria e Cecilia Sala, giornalista. E poi, ancora, come raccontare i femminicidi e il mondo Lgbtqia+ rispettando le regole della deontologia.

“Le iniziative e gli eventi di Glocal – si legge in una nota – si rivolgono agli operatori del settore, ma sono aperti a tutti. Inoltre, per i giornalisti, i workshop in programma sono riconosciuti dall’Ordine nazionale e danno la possibilità di ottenere crediti per assolvere l’obbligo di formazione professionale. Glocal prevede anche quest’anno uno “spazio” di formazione per giovani studenti impegnati a realizzare blog. L’ iniziativa, denominata BlogLab, è promossa e organizzata in collaborazione con il Consiglio regionale della Lombardia”.

Il Festival “è organizzato da Varesenews, in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, Anso-Associazione nazionale stampa online e la Camera di Commercio che mette a disposizione alcune delle location più prestigiose, tra cui la Sala Campiotti in centro a Varese”.

Aggiornato il 14 ottobre 2021 alle ore 13:35