Prima le segnalazioni sulla pubblicità di alcune compagnie telefoniche che prevederebbe, tra i vari vantaggi, “la possibilità di cambiare gestore senza costi di uscita”. Poi il problema: “Negli spot non viene spiegato in maniera sufficientemente chiara che questa opzione non vale per tutti i contratti, ma solo per alcuni, in particolare i più recenti”. A spiegarlo è Massimiliano Astarita, conciliatore dell’associazione Codici ed esperto nel settore delle Telecomunicazioni.
“Il risultato è che diversi consumatori si sono rivolti a noi, convinti di aver sottoscritto un nuovo contratto senza dover pagare il passaggio da un operatore all’altro, salvo poi essersi ritrovati addebitato il costo del cambio gestore – ha insistito Astarita – in quanto il loro piano non prevedeva l’uscita gratuita. Stiamo verificando i vari casi che ci sono stati sottoposti, per capire quali sono i margini di intervento. Intanto però vogliamo rivolgere un consiglio agli utenti: fate attenzione alle offerte. Spesso viene dato risalto al risparmio previsto dalla promozione, mentre i requisiti per poterne beneficiare oppure eventuali costi aggiuntivi hanno un ruolo marginale ed è così che spuntano fuori i costi extra non preventivati”.
Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici, ha rimarcato: “In questo mare di pubblicità è facile perdere la bussola. È bene, quindi, verificare sempre con attenzione un’offerta, così da evitare brutte sorprese. Nel caso poi dovessimo ritrovarci con un nuovo contratto che non ci soddisfa, perché meno vantaggioso del previsto a causa di costi extra che non erano stati indicati in maniera chiara, è bene ricordare che ci sono dei diritti da far valere, come quello di ripensamento o di recesso. Nel caso di dubbi – ha terminato – si può sempre chiedere aiuto ad un’associazione di consumatori, l’importante è agire in fretta, perché a volte bisogna affrontare una corsa contro il tempo”.
Aggiornato il 09 settembre 2021 alle ore 12:59