Afghanistan, trasferiti i rifugiati dall’hub della Cri di Avezzano

Si sono concluse nei giorni scorsi le operazioni di trasferimento dei profughi ospitati nel Centro della Croce rossa ad Avezzano. In totale sono state 1.320 persone di cui il 50 per cento donne, 220 nuclei familiari, 324 minori sotto i dodici anni. La Croce rossa ha garantito assistenza e accoglienza con circa 600 operatori e volontari assicurando attività di mediazione culturale, supporto psicologico, assistenza sanitaria, ludoteca per i più piccoli, fornendo circa 40mila pasti e altro. Infine è stata effettuata la somministrazione di circa 700 vaccinazioni.

“In un lasso di tempo davvero brevissimo – sottolinea Francesco Rocca, presidente della Croce rossa italiana – la Croce rossa ad Avezzano, sotto il coordinamento della Protezione civile e con il supporto dell’Esercito italiano, ha compiuto un grande miracolo. E per questo ringrazio i nostri volontari accorsi da tutta Italia. La struttura per accogliere temporaneamente la popolazione in fuga dall’Afghanistan ha rappresentato una delle nostre operazioni più grandi e complesse da sempre. Ma il nostro lavoro non termina certo qui: dopo la prima accoglienza, deve iniziare il percorso di inclusione. Non abbandoneremo il popolo afghano giunto in Italia, ma resteremo al loro fianco”.

La chiusura del campo conclude una delle più importanti operazioni degli ultimi decenni che ha visto uno straordinario coordinamento tra Protezione civile, Covi, struttura del commissario Figliuolo, Regione Abruzzo e Croce rossa italiana. Intanto sul sito cri.it continua la raccolta fondi lanciata nei giorni scorsi. “La Croce rossa italiana è al fianco di chi è giunto in Italia sin dai primi momenti, ma non basta”, l’appello della Croce rossa.” Le esigenze sono moltissime e, per questo, la Cri ha deciso di avviare una raccolta fondi per aiutare la popolazione afghana sia nel suo Paese che in Italia. Dona ora”. 

Aggiornato il 06 settembre 2021 alle ore 12:34