Scuola insicurezza o scuola in sicurezza?

Quel che nell’attuale situazione illudeva e ormai delude sta nel riconoscere, lo devono riconoscere: i vaccini non sono immunizzanti, non estirpano la malattia, la rendono veniale ma non la eliminano. Occorre stabilire come elemento iniziale questo connotato. Ciascuno di noi, vaccinato, resta “ammalabile”, “contagiosevole”. Vediamo di trarre deduzioni. La prima: dal punto dei contagi, vaccinati e non vaccinati possono contagiare, quindi l’ostracismo ai non vaccinati è infondato, mi può contagiare e si può contagiare chiunque. Se in territorio sanitario, il contagiato vaccinato avesse difese maggiori, in campo psicologico e sociale resterebbe il disastro, una susseguenza di vaccinazioni, di contagi. Ed è l’inizio del dramma. Se dominasse la fallace convinzione, ma è ad essa che si vuole condurre la mente collettiva, mentre in passato la si orientava alla salvezza da vaccino, ebbene avremmo un ostracismo ostile ai non vaccinati da antica orda. È il più sciagurato esito della pandemia: il nemico, il responsabile, il satana sociale.

Ci stiamo orientando a questo risultato che va oltre la violazione dei diritti di libertà e di autodeterminazione, è la ferocia di chi vuole sopravvivere anche annientando il prossimo, il vaccinato che si trasforma in cannibale, dove ci sono io non ci sei tu, e se tu vuoi starmi vicino ti scaccio, ti riduco alla penuria, crepa, nella società c’è luogo soltanto per vaccinati. Ma, osa dire il non vaccinato, avevate dichiarato che ad una cifra consistente, ottanta per cento, più o meno, potevamo trovare sicurezza! Il vaccinato non ricorda la promessa anzi espone la teoria della terza dose. Intollerabile nella situazione non la proclamazione del “vacciniamoci”, “è un bene vaccinarci”, “vaccinarsi attenua la gravità della malattia”, tutto ciò è giustificato dirlo ed attuarlo, ma occorre coerenza. Se i docenti sono all’ottanta per cento o ancora di più vaccinati che senso ha costringere il residuo a vaccinarsi? Avete detto voi che era un livello sufficiente. Se cerchiamo di rendere i cittadini rassicurati che senso ha non vaccinare gli studenti, dopo aver espresso ansia anche per i giovani?

Docenti vaccinati, studenti non vaccinati! Se il contagio è la preoccupazione che vale obbligare a vaccinarsi o a misure cautelative chi compie lunghi viaggi e non chi ne compie non estesi ma fitto in un mezzo pubblico? E poi, che senso mantiene la vaccinazione a categorie come se noi fossimo stretti in una categoria e non svolgessimo svariate vicende relazionali. Allora, obbligare tutti? Certo sarebbe più coerente, altrimenti libertà di scelta. La libertà di scelta avrebbe un vantaggio estremo per la nostra psiche, non viene considerata al grado che esige. Gli uomini preferiscono farsi del male per esercitare la propria volontà che farsi del bene sotto obbligazione. Certo, certo, non deve recare male agli altri. E che male reca il non vaccinato se tu sei vaccinato? Sei vaccinato? Sì? Allora che temi? Temo di essere infettato. Pure io temo che infetti, vaccinati o non vaccinati siamo infettabili Bisogna ribadire la premessa: i vaccini, “questi” vaccini non impediscono il contagio, anzi? Lo possono accrescere! Assurdo.

No, spiegabile. Se io sono non vaccinato sto cauto, se io sono vaccinato e addirittura autorizzato alla libertà in possesso di carta verde mi lascio andare, convinto di poter compiere tutto al modo antico e creo danni. Considera questa circostanza: aumentano le vaccinazioni, ed aumentano i contagi. Ma sono contagiati i non vaccinati. Follia. In tal caso sarebbero aumentati da tempo. No, sono i vaccinati ai quali con il lasciapassare si offre la certezza di potersi scatenare. Dicono: serve per essere liberi, ed infatti, liberi di contagiarsi. Quindi, maggiore che sarà dato questo lasciapassare, più sarà affermato che rende liberi, aumenteranno i contagi. Non ne sono certo, aumentano. Si può considerare questo problema? O qualsiasi valutazione analitica è ormai espunta? È l’intolleranza che esaspera l’intolleranza. Se realmente si giungerà a obblighi e punizioni avremo una furia ostile, avversa che dissesterebbe le società. Ragioniamo, valutiamo. Siete per la vaccinazione? Benissimo, vaccinatevi, vacciniamoci. Non siete per la vaccinazione? Diteci che garanzia concepite per non recare danni al prossimo. Osserverete la temperatura? Arieggerete, starete all’aperto? Vi laverete le mani? Indosserete la mascherine? Vi distanzierete? Farete qualche tampone? Scruterete gli anticorpi? Francamente non mi pare che mettete a rischio il prossimo. Abbiamo i vaccini che affliggono il virus, abbiamo regole che ci hanno consentito di sopravvivere addirittura quando non esistevano i vaccini, né a scuola né al lavoro si sono riscontrate morie, e la scuola non è stata chiusa del tutto, ed allora? Ma i contagi aumentano.

Si può fare l’ipotesi che aumentino “anche” tra i vaccinati? In altri Paesi accade. Pazienza. Arriveremo al 90 per cento di vaccinati. Vi basta. Volete il 100 per cento. No, è troppo, voglio ancora scegliere, non considerarmi un membro sociale senza disposizioni individuali. Non toglietemi il sigillo diamantino della civiltà europea, occidentale, la scelta, la non sopraffazione della scelta individuale. Pensate: tutti obbligati a vaccinarci, per salvare la salute. Tutti di un partito, tutti di un sindacato, sempre per il bene collettivo, tutti di una religione, certo, per la salvezza dell’anima. Un incubo. Ma alla sostanza, dove scorgete tanti cadaveri per strada? Dicono: se non ci fossero i vaccini i decessi sarebbero caterve. Sia.

Poiché i vaccini impediscono i morti a caterve, che si vuole oltre? È contraddittorio vantare il risultato delle vaccinazioni e imporre vaccinazioni. Al meglio non c’è fine. Ma chi troppo vuole nulla stringe. Chi semina vento raccoglie tempesta. Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino. Al dunque: Est modus in rebus (viralis).Una visione. Autobus affollatissimo, fiato nel fiato, mezz’ora, tre quarti d’ora. Lo studente, zainetto ben sistemato, entra in classe, professori vaccinati, i compagni di classe no, che temono? Essi pure hanno viaggiato tra fiati virali. Questa sarebbe la scuola in sicurezza. Sbaglio: insicurezza!

Il 5 agosto è stato acre, indigesto. Professori obbligati a vaccinarsi altrimenti perdono il lavoro. Perdono il lavoro ossia la vita. Una misura tanto estrema ha orrende somiglianze con le epoche più degradate della storia. Metterebbe a rischio la salute pubblica, il non vaccinato. Ma come, dicevo, se avevate dichiarato che oltre un limite vi era immunità, e quel limite nelle scuole è raggiunto! Se non fate vaccinare i ragazzi? Se non esigete controlli nei mezzi di trasporto a breve percorso? Perché non sanzionate anche costoro? Il ragazzo non vaccinato non entri in classe! Il viaggiatore non vaccinato non viaggi neanche in percorsi brevi! Perché non lo fate? Perché sapete che molti genitori non intendono vaccinare i figli! Perché non sarebbe possibile controllare i viaggiatori! La tutela dal contagio non vi importa.

Questo, questo indigna, se viene giustamente, credo e spero, esaltato il merito delle vaccinazioni che sminuiscono la forza del virus e dei contagi non si possono gettare allo sbaraglio le persone. Ad oggi, i docenti sono improtetti radicalmente ma obbligati e dannati se non obbediscono, se obbediscono non sono protetti. Ritengo non avverrà similmente per la classe operaia, dubito che verrà dichiarato che coloro che non hanno il lasciapassare verranno licenziati o sospesi. Rilevante cogliere la differenza eventuale con i docenti, nettamente non protetti.

Siamo all’inizio della terza dose e della quarta ondata, all’orizzonte fa mosse la variante Delta plus. Si nomina una variante Beta, solo un nome, un accenno. Ma di vaccinazioni e di varianti ne conosceremo, forse anche pandemie di nuovi virus, del resto dicono che la variante Delta è presso che un nuovo virus. Che fare? Forse sarebbe opportuno vaccinarci tutti, fino all’ultimo abitante di questa terra, di altri mondi sarebbe forse opportuno ma non possibile. E dopo la vaccinazione globale che altro dobbiamo fare, che invenzione, che male ci spetterà? Ho l’impressione che siamo entrati nell’era dei virus e dei vaccini, un’era non qualche anno. O ci ribelliamo, o ci conformiamo, o ci occultiamo. La ribellione perverrà a forme violente, non si illudano i teorici della vaccinazione obbligata che poi lascia indifesi coloro che vengono sottoposti all’obbligo(è il caso dei docenti ed in parte dei lavoratori), ma forse “vogliono” la risposta violenta per dannare ulteriormente i non vaccinati: sono violenti; i conformisti aspirano a perseguitare il nemico, il non vaccinato, il conformista cerca di giustificare la sua obbedienza inerte(ben distinta dall’obbedienza convinta, vigile) scovando il disobbediente colpevole; la terza scelta è l’obbedienza apparente, io mi vaccino, lavoro, mi tutelo ma continuo la mia battaglia e cerco di vivere più che posso.

Mai porsi in condizioni fragili se si vuole combattere. Combattere contro i vaccini? No. Combattere contro l’imposizione dei vaccini quando poi un docente obbligato a vaccinarsi viaggia in mezzi pubblici contagiosi ed entra in una classe di svaccinati! Combattere che non si consenta l’autotutela con protocolli accertati. Combattere la menzogna, avere illuso che i vaccini immunizzano. Combattere che si occultino alternative ai vaccini, non potenziare la prevenzione, non rilevare le cure. Sono certo che i contagi continueranno anche le vaccinazioni diverranno assolute. Allora? Allora dovremmo volgere l’attenzione a vaccini che eliminano la malattia come per il vaiolo, il morbillo (credo sia impossibile). Altrimenti continueremo a vaccinarci e contagiarci, Ma stabilire l’assurda situazione di un docente sospeso perché non vaccinato ma che insegna in una classe di non vaccinati, ammessi, è l’iperbole, la summa di questo sconquasso che durerà e ci vorrà tempo perché il cervello torni nella testa.

Quanta frenesia di salvezza, e poi un docente è spinto nell’aula dei serpenti. Incredibile. È lui che rischia tra alunni non vaccinati! Se un individuo può avere una repulsione indomabile a vaccinarsi, bisogna tenerne conto. Si tiene conto di chi non vuole difendere la Patria! Credo anche e soprattutto opportuni accertamenti di sanità più che vaccinazioni obbligate. Se un individuo sta bene, perché vaccinarlo? Potrebbe ammalarsi. Allora vacciniamo tutti, dalla culla alla bara! E mettiamo in galera tutti, perché “potremmo” uccidere! E confiniamo molti perché “potrebbero” farsi terroristi. Pessimi tempi quelli in cui il possibile sostituisce il reale.

Aggiornato il 07 agosto 2021 alle ore 11:37