
Sono oltre 100mila le persone che ad oggi hanno firmato per il Referendum sull’Eutanasia Legale. Le stime che comprendono le sottoscrizioni negli uffici comunali, fanno incrementare ulteriormente il dato di ulteriori 10mila adesioni. Una straordinaria mobilitazione nazionale che in particolare tra il 9 e il 12 luglio scorso ha visto code per firmare negli oltre 1000 tavoli allestiti in più di 250 comuni.
Le prime 5 regioni per firme raccolte ogni 10mila abitanti sono Valle d’Aosta (con 41,5 ogni 10mila abitanti), Piemonte (26,0), Umbria (24,8), Emilia-Romagna (20,3), Trentino-Alto Adige (19,1).
Tantissimi i volontari coinvolti in tutta Italia provenienti da oltre 2000 comuni: 9360 volontari, 1802 autenticatori, di cui 1097 avvocati, 155 gli studi di avvocati aperti alle firme. A queste cifre nazionali si aggiungono oltre 70 italiani residenti all’estero intenti a raccogliere le firme nei consolati in giro per il mondo, per dare la possibilità agli iscritti all’Aire di sottoscrivere nel luogo di residenza.
“Abbiamo creato le condizioni per raggiungere l’obiettivo delle 500mila firme entro il 30 settembre, nonostante ostruzionismi e ostacoli di ogni tipo, che stiamo superando grazie all’opera straordinaria di 12mila volontarie e volontari – ha dichiarato Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni – È impressionante vedere come il dibattito politico ufficiale sia totalmente disinteressato della questione eutanasia e della raccolta firme, mentre è in corso una mobilitazione in tutte le provincie italiane con code per firmare che si formano appena apriamo un banchetto. Nessuna adesione tra i principali partiti nazionali – ha continuato Cappato – ostruzionismo in molti comuni che rifiutano i moduli e non collaborano con la raccolta firme negando strade e piazze, rinvio estenuante da parte del Governo sul tema della sottoscrizione telematica via Spid e firma digitale, assenza di informazione agli avvocati e a consiglieri e dipendenti comunali sulla loro possibilità di autenticare le firme, assenza di qualsiasi tipo di comunicazione istituzionale da parte del servizio pubblico radiotelevisivo e totale eliminazione del tema dai principali salotti televisivi (molti dei quali prematuramente scomparsi causa vacanze). In questo contesto – ha concluso Cappato – i 12mila volontari stanno realizzando un piccolo miracolo laico che vedrà ora il passaggio più difficile nel mese di agosto, con la chiusura degli studi degli avvocati e le vacanze di tanti. Dalla settimana prossima partirà anche la campagna per la sottoscrizione negli uffici comunali dove abbiamo inviato – a nostre spese – i moduli, in assenza della predisposizione di un sistema telematico pur previsto per legge”.
In crescita anche le organizzazioni, i movimenti e i partiti che hanno aderito al Comitato Promotore del Referendum: Radicali Italiani, Partito Socialista Italiano, Eumans, Volt, Più Europa, Possibile, Sinistra italiana, Federazione dei Verdi, Cgil, i Gruppi consiliari del Movimento 5 Stelle di Lombardia, Piemonte, Toscana, Sicilia, Friuli-Venezia Giulia, quello del Pd delle Marche, Arci nazionale e il Movimento 6000 Sardine.
(*) Associazione Luca Coscioni
Aggiornato il 15 luglio 2021 alle ore 12:37