È costato la vita a sette persone l’ultimo naufragio di un barcone avvenuto nella notte tra il 29 e il 30 giugno a circa 5 miglia da Lampedusa. L’imbarcazione sulla quale viaggiavano una sessantina di subsahariani si sarebbe all’improvviso ribaltata e molti sono finiti in mare, poco prima che iniziassero i soccorsi. Le sette salme, tra le quali i corpi di quattro donne di cui una in gravidanza, sono state subito portate a molo Favarolo dalle motovedette della Capitaneria di porto, una delle quali in avanzato stato di gravidanza.
L’allarme è stato lanciato all’alba dalla telefonata di uno dei migranti a bordo dell’imbarcazione. Durante le operazioni di soccorso cinque migranti sono stati rianimati dai medici del Cisom che si trovano a bordo delle motovedette delle Capitanerie. I soccorritori hanno recuperato quarantasei superstiti, ma, stando alle loro testimonianze, ci sarebbero ancora dei dispersi, si parla di 9 persone di cui la maggior parte bambini, finiti in mare perché alla vista delle due motovedette della Guardia costiera i migranti si sono spostati quasi tutti su una fiancata capovolgendo la barca. I migranti sopravvissuti, nonostante la grande confusione e lo stato di choc, segnalerebbero soprattutto la mancanza di alcuni bambini. Nel tratto di mare fra Lampedusa e Lampione sono in corso le ricerche condotte dalla Guardia costiera e dalla Guardia di finanza che cercheranno di ricostruire la dinamica della tragedia.
L’attività investigativa è stata affidata dal procuratore capo Luigi Patronaggio alla Squadra mobile e ai militari delle Fiamme gialle. “Alla vista delle motovedette della Guardia costiera – ha affermato Patronaggio cercando di ricostruire la tragedia – i migranti presenti sul barcone si sono sbilanciati. Tanti sono finiti in mare o perché mal distribuiti sul barcone o perché hanno perso l’equilibrio. Sulle salme verrà eseguito un esame esterno direttamente a Lampedusa. E poi, eventualmente decideremo se disporre o meno autopsia”.
La Procura di Agrigento ha disposto indagini per gli scafisti e i basisti in Tunisia poiché il barcone è salpato due giorni fa dal Paese nordafricano. Le investigazioni, attraverso l’audizione dei superstiti, sono state affidate alla Squadra mobile dell’hotspot di contrada Imbriacola. Ma Lampedusa ha anche registrato diversi sbarchi nel corso della notte. Sono duecentocinquantasei i migranti approdati sull’isola, a partire dalle 3,30, con quattro diversi barconi. Tre imbarcazioni sono state soccorse al largo, mentre la quarta, con sei tunisini a bordo, è riuscita ad arrivare direttamente in porto alle 7 circa. Anche nella notte del 29 ci sono stati 4 sbarchi a Lampedusa per un totale di 136 persone. Un flusso migratorio che sembra proprio non accennare ad arrestarsi.
Aggiornato il 30 giugno 2021 alle ore 16:06