Chi crede che, concluse le campagne di vaccinazione di massa, si tornerà alla normalità è un illuso. Non si tornerà alla normalità. L’idea è di far vivere la gente nell’emergenza permanente. Per intuire la strada pericolosa che si è presa, diamo prima una occhiata al famoso quotidiano britannico The Guardian il cui staff, qualche settimana fa, senza accorgersi della gaffe, pubblicava l’articolo dal titolo rivelatore: Lockdown globali ogni due anni necessari per raggiungere gli obiettivi climatici di Parigi. Dopo aver seminato inquietudine fra i lettori, la redazione cambiava in fretta il titolo in quello meno veritiero di Calo di emissioni in seguito al Covid, necessario ogni due anni.
Anche il World economic forum (Wef), forse l’organizzazione più pericolosa oggi esistente, era costretto a cancellare un suo tweet che elogiava i blocchi per aver migliorato la vita delle città. Il problema non è la pandemia, che con un tasso di sopravvivenza – del 98,5 per cento – non può giustificare il blocco dell’intera società. Il problema è l’Agenda climatica (sanzionata da 190 Paesi nell’Accordo di Parigi) ed è a causa di questa Agenda che vengono imposti i lockdown con la “copertura” del Covid-19 che è lo strumento prescelto per farla avanzare e per ottenere la sottomissione delle masse, altrimenti impossibile.
La decarbonizzazione dell’economia su cui si basa l’agenda climatica, richiede infatti il blocco del pendolarismo e del turismo a livello globale. L’abbiamo capito o no? L’Agenda è spinta soprattutto dai governi di sinistra perché la transizione ecologica richiede un’espansione della spesa pubblica a livelli mai raggiunti e questo è il motivo per cui, dovunque, la sinistra è favorevole ai “blocchi” sine die, alle campagne di paura e alla disoccupazione di massa per rendere tutti dipendenti dallo stato. Che la pandemia Covid-19 sia stata pianificata e utilizzata per inaugurare cambiamenti altamente discutibili nella società risulta anche da questo documento dell’Unione europea che riguarda la tabella di marcia di un piano di vaccinazione di massa redatto nel 2018. Come faceva la Ue a sapere dello scoppio pandemico con due anni d’anticipo? Lo sapeva perché il Covid-19 è parte del percorso predeterminato dal World economic forum che, come ispiratore principale dell’agenda climatica e motore della transizione all’economia digitale, ha sollecitato la Ue a stendere tale piano vaccinale che prevede l’obbligo di passaporti sanitari digitali, non solo per lavorare e poter viaggiare ma anche per sbloccare il proprio conto bancario, convalidare la patente di guida, mantenere l’impiego e ottenere le utenze private (acqua, luce e gas).
Per dirla semplicemente, il Wef sta realizzando, col concorso dei Paesi occidentali, un panopticon globale, dove la sorveglianza digitale è onnipresente e la tecnologia è utilizzata per controllare la vita di tutti. Per coloro che pensano che le autorità non diventerebbero così tiranniche, invitiamo a prestare attenzione alle lezioni della storia. Benvenuti, dunque, nel Nuovo ordine mondiale socialista verde imposto con la scusa di una pandemia. Paradossalmente, essendo modestamente letale, il Covid-19 aiuta a raggiungere meglio l’obiettivo più ampio di rimodellare la società, ristrutturare l’economia e abbandonare il governo rappresentativo. Questi sono i veri obiettivi di questa farsa politicamente guidata.
Troviamo sorprendente che la maggior parte sia ancora cieca di fronte a ciò che sta avvenendo a passi incrementali e non abbia ancora inquadrato in un contesto più ampio l’origine di questa pandemia diventata un cavallo di Troia, per ottenere il controllo tecnocratico delle masse, accelerando con la pandemia le peggiori tendenze accentratrici che erano già in atto: un governo mondiale, una moneta mondiale, e una cultura della sorveglianza che osserva, segna e, se necessario, punisce ogni mossa.
Le élite psicopatiche responsabili di questa follia globale che si mascherano da salvatori, vogliono imporre una governance brutale e repressiva come soluzione finale per l’individualismo, la sovranità nazionale e lo Stato di diritto. Si tratta del governo globale, dove non esiste concorrenza e da dove non è possibile fuggire. Teoria del complotto? Macché. Non c’è bisogno di inventare teorie del complotto. Il tentativo delle élite globali di sovvertire le democrazie è pienamente visibile e in bella vista, per chi vuole vedere.
Oggi la repressione ha nuove forme. Oggi i capi e burocrati dei regimi autoritari non si nascondono. Hanno capito che il crimine perfetto è quello che viene commesso mentre tutti ti guardano. A loro piace pavoneggiarsi ai tavoli di dialogo, parlare in convegni, unirsi a comitati per i diritti umani attuando repressioni attraverso accordi, memorandum, rapporti, dichiarazioni. Il capo della Bce (Banca centrale europea) Christine Lagarde e il capo del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva siedono entrambe nel Consiglio di amministrazione del Wef, l’organizzazione che vuole imporre il nuovo marxismo, nell’indifferenza generale. È semplicemente oltraggioso.
Queste persone non riusciranno a creare il nuovo regno del terrore in cui vogliono avere il controllo assoluto della vita e del futuro di tutti, ma faranno piovere sul mondo disordini civili e guerre.
Aggiornato il 12 aprile 2021 alle ore 10:31