“Pfizer-BioNTech consegnerà 75 milioni di dosi in più nel secondo trimestre dell’anno e fino ad un totale di 600 milioni di dosi nel 2021”. Lo ha riferito, su Twitter, Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. Conferma peraltro arrivata anche dalla BioNTech, che ha aggiunto: “Lavoriamo con le aziende farmaceutiche per assicurare che i vaccini vengano consegnati agli europei”.
Nel frattempo, è giunta la notizia che Bayer produrrà il vaccino CureVac, sviluppato con la tecnica dell’Rna messaggero. L’Unione europea ha chiuso un contratto per 405 milioni di dosi. Il suo vaccino è stabile a una temperatura di 5 gradi centigradi, per almeno tre mesi. Proprio alla fine del 2020 era stato spiegato che Bayer e CureVac avevano trovato l’intesa: la prima avrebbe supportato la seconda per l’approvazione, l’elaborazione degli studi necessari e la catena di distribuzione. Quando sarà ultimato lo studio di fase 3, entrambe le aziende dovranno chiedere l’autorizzazione e l’Ema valutarla. Da qui alla eventuale autorizzazione potrebbe trascorrere un mese.
Per quanto concerne il piano vaccini, invece, Walter Ricciardi – consulente del ministro della Salute, in una intervista al Messaggero ha commentato: “Dovremo vaccinare centinaia di migliaia di persone nei palasport, negli studi di medicina generale. Avremo bisogno di una organizzazione di tipo militare, che ancora non c’è. Non può essere considerata ordinaria amministrazione”.
Aggiornato il 01 febbraio 2021 alle ore 12:53