Covid: la variante inglese “sbarca” in Italia

“Il Dipartimento scientifico del Policlinico militare del Celio, che in questa emergenza sta collaborando con l’Istituto superiore della sanità, ha sequenziato il genoma del virus Sars-CoV-2 proveniente da un soggetto risultato positivo con la variante riscontrata nelle ultime settimane in Gran Bretagna. Il paziente, e il suo convivente rientrato negli ultimi giorni dal Regno Unito con un volo atterrato presso l’aeroporto di Fiumicino, sono in isolamento e hanno seguito, insieme agli altri familiari e ai contatti stretti”. Questa la nota diramata ieri dal ministero della Salute. Ma cosa è successo? In una donna italiana è stato riscontrato il genoma del virus con la “variante inglese”. Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, ha comunicato su Facebook: “Il Regno Unito ha lanciato l’allarme su una nuova forma di Covid che sarebbe il risultato di una mutazione del virus. Come Governo abbiamo il dovere di proteggere gli italiani, per questa ragione, dopo aver avvisato il Governo inglese, con il ministero della Salute stiamo per firmare il provvedimento per sospendere i voli con la Gran Bretagna (l’ordinanza sarà valida fino al 6 gennaio, ndr)”. Decisione, questa, già presa da Olanda e Belgio (che ha sospeso pure i treni).

“Ho firmato una nuova ordinanza che blocca i voli in partenza dalla Gran Bretagna e vieta l’ingresso in Italia di chi negli ultimi 14 giorni vi è transitato – ha annunciato il ministro della Salute, Roberto Speranza – chiunque si trovi già in Italia, in provenienza da quel territorio, è tenuto a sottoporsi a tampone antigenico o molecolare contattando i dipartimenti di prevenzione. La variante del Covid, da poco scoperta a Londra, è preoccupante e dovrà essere approfondita dai nostri scienziati. Nel frattempo, scegliamo la strada della massima prudenza”. Mentre Gianni Rezza, direttore generale della prevenzione del ministero della Sanità, ha spiegato: “La variante di Sars-CoV2 che sta circolando in questo momento a Londra e nel sud est dell’Inghilterra, presenta delle mutazioni sulla proteina di superficie del virus, la cosiddetta Spike. Nonostante si ipotizzi che queste mutazioni possano aumentare la trasmissibilità del virus, non sembrano alterare né l’aggressività clinica né la risposta ai vaccini”.

La variante britannica, va detto, è stata rintracciata anche in Sudafrica, Australia, Olanda e Danimarca. Il governo britannico ha imposto il lockdown a Londra. Il nuovo ceppo del Covid, secondo i primi dati, è risultato essere altamente contagioso (fino al 70 per cento nella City e nel Sud-Est dell’Inghilterra). L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è in contatto con Boris Johnson e, allo stesso tempo, ha “spronato” i governi europei a un rafforzamento delle procedure di controllo e prevenzione. Per quanto concerne il vaccino e la sua somministrazione, al momento la variante inglese non preoccupa.

Aggiornato il 21 dicembre 2020 alle ore 11:43