
Nuovi contagi (26831) e la possibilità per l’Italia di trovarsi davanti allo scenario 4, ovvero una “situazione di trasmissibilità non controllata con criticità nella tenuta del sistema sanitario nel breve periodo. In parole povere, “una situazione non gestibile con le misure straordinarie già messe in atto”. È quanto indicato nel documento “Prevenzione e risposta al Covid-19” del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore della Sanità.
Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico (Cts), a Radio Popolare nota: “Siamo entrati nello scenario 3, c’è anche lo scenario 4. Quindi, che il lockdown sia una delle ipotesi – generale, parziale, localizzati, o come quello che abbiamo visto a marzo – era previsto. Speravamo di non arrivare a quelle ipotesi. Ma se guardiamo anche ai Paesi accanto a noi, sono purtroppo ipotesi realistiche”.
I casi aumentano da quattro settimane: questo aspetto rende lo scenario più critico. La curva epidemica da quel momento ha un andamento in crescita. Sale il numero dei decessi – 217 in più in 24 ore – e i ricoveri in terapia intensiva, balzati a 115 unità. Enzo Marinari (Università Sapienza di Roma) evidenzia: “È un brutto segnale perché, a distanza di tempo, i ricoveri in terapia intensiva finiscono per pesare sulla mortalità”.
C’è poi il discorso sui tamponi: 201.452 in 24 ore ma ciò non ha una diretta correlazione con la possibilità di scovare tutti i casi. Basti pensare che il rapporto tra casi positivi e tamponi è pari al 13,3 per cento. Ancora Marinari, proprio su questo aspetto: “È un dato che indica che il tracciamento è perso: se il numero di positivi misurato è così grande, il 13,3 per cento è un valore molto alto. In queste condizioni, il numero che leggiamo per i nuovi positivi è molto inferiore a quello reale. Quando i rapporti diventano così alti, molti sfuggono e il numero reale si comincia a perdere”.
In Italia, le regioni con le situazioni più difficili sono Liguria, Piemonte e Lombardia. Lazio e Toscana riescono a tenere pur con difficoltà. In Campania, invece, abbiamo le criticità maggiori. Così, i prossimi giorni saranno decisivi per capire se vi saranno possibilità di cambiare la rotta della curva epidemica.
Aggiornato il 30 ottobre 2020 alle ore 13:23