L’Opinione risponde: l’auto ibrida

Carmen da Saronno, scrive alla rubrica L’Opinione risponde ([email protected]), perché vorrebbe acquistare una nuova auto. Un suo amico le ha consigliato di comprare una macchina ibrida. La nostra lettrice, vorrebbe avere più notizie al riguardo, chiedendo, nella sua mail, approfondimenti su questa tecnologia, come funziona e se ci sono incentivi statali ed agevolazioni per l’acquisto. Risponde ai quesiti Giovanni Battista, ingegnere elettronico: “Gentile Carmen, l’acquisto di una nuova auto è sempre una scelta non semplice, perché sono molti i fattori che entrano in gioco, da quello emozionale a quello legato all’utilizzo. Tralasciando il primo di carattere prettamente soggettivo, ci focalizzeremo sul secondo e le sottoporrò alcune considerazioni che potranno esserle utili per la scelta più idonea nell’ottica di un’auto ad alimentazione ibrida. Prima di tutto cos’è “un’ibrida”? È un’auto dotata di due modalità di propulsione, una classica endotermica, per cui ci rechiamo periodicamente al distributore di carburanti, e un’altra di tipo elettrico, con delle batterie a bordo che si ricaricano durante l’utilizzo.

Quindi la domanda saliente è: quale sarà l’utilizzo principale di questa nuova auto che andrà ad acquistare? Se lei abita in un centro urbano e si muove prettamente in questo, per cui piccoli spostamenti a basse velocità, l’ibrida potrebbe essere la giusta scelta perché parte dei chilometri che percorrerà saranno in modalità elettrica con conseguente risparmio economico (oltre il vantaggio di aver accesso nelle aree Ztl o, come in molte città, non pagare il parcheggio nelle strisce blu). Se lei invece abitualmente percorre strade ad alto scorrimento, dove la velocità e superiore ai 30 chilometri orari circa, verrebbe meno l’utilizzo del motore elettrico con in più l’aggravio da parte del motore endotermico di “portarsi dietro” anche il peso delle batterie e dei componenti del motore elettrico, tutto a scapito del consumo che risulterebbe più elevato! In più bisogna considerare anche i costi di manutenzione superiori di un’ibrida, che ha due motori invece di uno solo.

Entra in gioco però anche il fattore “incentivi”, in virtù dei quali l’ibrida potrebbe costar meno del medesimo modello con motorizzazione solo endotermica, a favore di un costo totale di gestione distribuito negli anni. Tali incentivi sono stati rimodulati con legge dell’agosto scorso (validi fino a dicembre 2020 salvo esaurimento fondi) e sono funzione del livello di emissione della CO2. Per cui nella scelta dell’auto dovrà prima chiedere al concessionario qual è questo livello e lo sconto cui avrà diritto nel range compreso tra i 1.750 euro nella fascia 91-110 g/km di emissioni di CO2 e i 10mila euro nella fascia fino a 20 g/km di emissioni di CO2 (in caso di rottamazione di un’auto immatricolata prima del 1° gennaio 2010).

Aggiornato il 22 settembre 2020 alle ore 11:27