
Raffaella ha voluto scrivere alla rubrica “L’Opinione risponde” ([email protected]) perché sta vivendo in famiglia un serio problema. La mamma, una donna di 70 anni, non vuole più uscire di casa perché ha il terrore di contrarre il virus Covid-19. Questo suo comportamento sta creando nella famiglia, e in particolar modo in Raffaella, una difficile e quanto delicata situazione. Addirittura, ogni persona che giunge nella casa della mamma deve misurarsi la febbre e deve cambiarsi l’abbigliamento perché la signora, lo reputa veicolo per contrarre il coronavirus. Raffaella vorrebbe un consiglio per aiutare la mamma a superare la fobia del contagio.
Abbiamo esposto il caso alla dottoressa Stefania Cacciani, psicologa, criminologa e naturopata che così ha risposto: “Gentilissima Raffaella, comprendo bene il suo dispiacere e sconforto nel vedere attuare da sua madre certe dinamiche comportamentali dovute, a parer suo, dalla paura di essere contagiata dal virus Covid-19. Ovviamente in questo periodo storico la paura di contrarre il virus è una paura reale, e non frutto dell’immaginazione, ma quando diviene (come in questo caso potrebbe essere) una sorta di ossessione da indurre azioni estreme ed intrusive, che si insinuano in un arco di tempo prolungato, potrebbe nascondere ben altro. Per poter fare una diagnosi avrei bisogno di maggiori informazioni ed elementi: sapere da quanto tempo sua madre adotta questo comportamento, cosa le provoca non mettere in atto queste misure di sicurezza (come far cambiare gli abiti ai suoi ospiti) e altro. Da queste poche informazioni, potrei azzardare a pensare che si tratti di Rupofobia ossia ad una fobia di tipo ossessivo causata da forte ansia. La Rupofobia è la paura nella possibilità eventuale di contrarre una malattia ed il disgusto verso lo sporco o nei confronti di situazioni contagianti. Chi ne soffre ha pensieri intrusivi, ossessivi, ripetitivi e persistenti che si legano spesso a condotte con rituali messi in atto di frequente allo scopo di contrastare la paura di essere contagiato. Questi comportamenti riescono a dare momentaneamente sollievo, ma rinforzano la credenza disfunzionale sottostante. La fobia del contagio, ossia la Rupofobia, è quindi una forma di patologia con paura persistente che si differenzia dal “semplice e normale” timore di contrarre una malattia. Nel suo caso signora Raffaella, se a sua madre fosse confermata una diagnosi di disturbo d’ansia specifico e di Rupofobia, il trattamento migliore per affrontare la paura del contagio e dello sporco potrebbe essere la terapia cognitivo-comportamentale che permetterebbe di far emergere le cause del disagio oltre che aiutare a gestire le reazioni ansiogene, in quanto è una terapia molto efficace che aiuta il paziente a riconoscere gli schemi mentali negativi, ed a spezzarne il circolo vizioso che procura il disagio”.
Aggiornato il 12 giugno 2020 alle ore 15:50