Ronde della salute… avanti!

La Ronda di notte, opera nota anche come Notte di veglia o La guardia civica in marcia, è un dipinto di Rembrandt Harmenszoon van Rijn, realizzato nel 1642 a olio su tela, e attualmente conservato nel Rijksmuseum di Amsterdam, raffigurante lo scabino Frans Banning Cocq in vesti di capitano degli archibugieri, nonché committente dell’opera, insieme con il suo luogotenente Willem van Ruytenburgh, nel momento in cui impartisce alla propria compagnia l’ordine di avanzare.

Civili in assetto militare nell’Olanda del Siglo de Oro, si muovono dunque con fiero cipiglio al ritmico battere della grancassa, come spavaldi bravacci in cerca del nemico, nella notte fiamminga ancora imporporata dal sangue della Guerra dei Trent’anni. Questo lo straordinario grande dipinto di Rembrandt, che immortala per sempre, in un’istantanea di gruppo, un evento storico della propria città: popolani chiamati alle armi in difesa della propria nazione.

Oggi invece a molte miglia e ad alcuni secoli di distanza dall’Olanda del Barocco, in Italia si è avuta notizia di un bando di “arruolamento” straordinario gestito dalla Protezione civile, destinato non a volontari in armi, come ai tempi del capitano Cocq, ma a quei cittadini più in difficoltà del nostro Paese che, quindi, si vedranno chiamati a diventare anch’essi “ronde di notte” per vigilare sulla Fase 2.

Ecco che non più sedici uomini scelti ad aggirarsi per le strade di Amsterdam, ma ben sessantamila saranno coloro che verranno insigniti del grado di “assistenti civici” – prelevati naturalmente “su base volontaria” – dalle fila degli “inoccupati”, tra coloro che non hanno vincoli lavorativi ma soprattutto tra chi percepisce il reddito di cittadinanza o comunque usufruisce di ammortizzatori sociali; questo stando a quanto dichiarato congiuntamente dal ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, e il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, sindaco di Bari.

I sindaci locali dunque potranno utilizzare queste “forze speciali”, per attività sociali e per far osservare il rispetto delle misure di distanziamento sociale. Ciò che temo è che un simile “arruolamento”, realizzato utilizzando appunto proprio persone provenienti da simili fasce, psicologicamente possa generare ulteriore caos e problemi anche gravi, infatti in questo caso saranno creati ad hoc, ma in maniera non performante, veri e propri manipoli di “sceriffi” o peggio di “vigilantes” che si ritroveranno investiti di poteri non sempre controllabili né gestibili. In breve, persone catapultate a fare appunto la “ronda di notte” lungo le strade delle città, per evitare la movida e gli assembramenti, senza aver ricevuto un congruo e adeguato addestramento psicologico e neanche uno tattico, come dilettanti allo sbaraglio in perfetta sintesi con coloro che siedono sui più alti scranni di Montecitorio.

Esiste un rischio reale di delirio di onnipotenza, di rivalsa sociale, nella creazione di questa sorta di “ausiliari della salute” da parte dello Stato, come già si è potuto constatare durante la quarantena con l’attivazione autonoma di numerosi delatori che si sono autonominati custodi della salute pubblica, non limitandosi ai richiami ma denunciando altri per violazioni spesso ai limiti del ridicolo.

Mai prima di oggi l’Italia aveva raggiunto un simile livello orwelliano, dove ogni cittadino potrebbe nascondere un nemico del proprio vicino, tutti protetti dalla scusa del bene comune superiore, in relazione a un pericolo virale che sta scomparendo con velocità vertiginosa e costante così com’era sorto. È dunque difficile non voler vedere un preciso disegno di voler instaurare una vera e propria dittatura diffusa basata sul terrore psicopatologico indotto, avente come unico scopo l’ottenere un popolo sottomesso costantemente e inerte, succube e ipnotizzato da mesmerizzatori da operetta. Purtroppo coloro che realmente tirano i fili dietro le quinte non sono il Mago Wiz, ma un’astuta progenie di Arconti che persegue il proprio fine ultimi da secoli. È il Serpente Antico, che prende varie forme, sta a noi riconoscerlo e schiacciarne la testa, anche perché oggi nessun artista, nessun Rembrandt dipingerà mai un quadro con gli “assistenti civici”.

Almeno evitiamo di farci ridere in faccia.

Aggiornato il 25 maggio 2020 alle ore 12:27