Nasce “Adm, I libri del Pantheon”

Nasce “Adm – I libri del Pantheon”, una nuova casa editrice italiana. La numero 4093, per la precisione, che si aggiunge così nel panorama di un settore alle prese con una fase delicata. Un’avventura in controtendenza, dunque, che Quintino Di Marco, amministratore unico dell’azienda, intende cavalcare scommettendo su nuovi progetti editoriali.

“Dare vita a una nuova casa editrice è da tutti vivamente sconsigliato. Le librerie chiudono, le edicole si stanno trasformando inesorabilmente in distributori di oggetti vari, la lettura sugli schermi di telefoni e tablet sembra essere il solo futuro”, sostiene Di Marco con una rapida riflessione sul settore. E aggiunge: “Per di più, in Italia ci sono già 4092 editori che producono 72mila titoli l'anno (fonte Aie rapporto editoria italiana 2018) e di questi veramente pochi arrivano ad avere una distribuzione nazionale. Inoltre, in un mondo sempre più influenzato dalle emozioni condivise sui social che sembra essere governato da precisi algoritmi e non dalle persone, il silenzioso tempo della lettura è ormai un lusso, un privilegio, una scelta di poche persone che non si adeguano a mode o tendenze e che si ostinano ancora a cercare e a trovare”.

Allora, se queste sono le condizioni, sorge spontaneo chiedersi perché si intraprende oggi questa avventura. “La risposta – spiega – potrebbe sembrare ingenua o comunque troppo semplice: il libro è il risultato di un lungo lavoro, è sempre influente e sorregge le colonne di ingresso al tempio del sapere. Non produce ricchezza, produce arricchimento. Adm raccoglie la necessità di non arrendersi alla mediocrità diffusa proposta come valore sociale, alla banalizzazione obbligatoria di qualunque esito del pensiero, alla semplificazione indiscriminata e al progressivo inaridimento della lingua italiana”.

Durante la presentazione della nuova casa editrice, che si è tenuta alla Casa dello scrittore (Fuis) di Roma, Quintino Di Marco ha esposto i progetti editoriali previsti per l’anno 2020. L’evento, coordinato da Marina Benvenuti, presidente di Abilis, associazione di cultura e progresso, ha visto in apertura anche il saluto di Arturo Diaconale, direttore de L’Opinione della Libertà, intervenuto via Skype.

 

Aggiornato il 03 febbraio 2020 alle ore 17:00