
Anche in Italia scattano le misure sul misterioso virus cinese. È entrato in vigore il protocollo di sicurezza a Fiumicino, su un volo con 202 passeggeri provenienti dalla città cinese di Wuhan, epicentro del coronavirus. Sono transitati in un “canale sanitario” dedicato, lontano dalle aree di transito degli altri passeggeri in arrivo. A loro sono state applicate per la prima volta le procedure disposte dalle autorità dopo la diffusione del contagio. Appositi scanner hanno controllato la temperatura corporea dei passeggeri del volo di linea diretto della China Southern Airlines Cz 645, atterrato alle 4.50 all’aeroporto di Fiumicino, poi, in un’area appositamente attrezzata, sono stati sottoposti agli altri controlli previsti dalla procedura prevista dal ministero della Sanità. Non si ha notizia di alcun caso sospetto. La compagnia vola sullo scalo tre volte a settimana.
La procedura attivata prevede all’arrivo dell’aeromobile lo sbarco dei passeggeri, il trasporto con mezzi interpista al canale sanitario, dotato di due corridoi con telecamere termiche attraverso le quali transitano. Le immagini vengono visionate da personale medico che provvede ad enucleare eventuali passeggeri che risultassero con temperatura anomala. Qualora non si rilevino situazioni anomale i passeggeri vengono trasportati al Terminal per proseguire i normali controlli di immigration e ritiro bagaglio.
Intanto, l’Organizzazione mondiale della sanità ha deciso di rinviare la decisione se dichiarare o meno l’emergenza di sanità pubblica a livello internazionale. Lo ha annunciato in una conferenza stampa a Ginevra, dopo la riunione del comitato d’emergenza, il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, che ha parlato di “un’eccellente discussione ma della necessità di avere più informazioni. Noi prendiamo la situazione in modo estremamente serio e prenderò una decisione dopo le opportune valutazioni di tutti i dati”. Tedros ha poi definito “la leadership e l’intervento del presidente Xi Jinping e del premier Li Keqiang preziosissimi, così come tutte le misure prese per rispondere all’epidemia”.
Aggiornato il 23 gennaio 2020 alle ore 13:05