
Sarebbero sessanta i migranti annegati e sedici salvati in un naufragio al largo di Sfax, in Tunisia. Finora sono stati recuperati tre corpi. La notizia è stata lanciata da Alarm phone. Ma è arrivata anche la conferma ufficiale del portavoce del ministero della Difesa tunisino, Mohamed Zekri. L’imbarcazione era salpata da Zwara, sulle coste libiche. I migranti sono stati soccorsi da un peschereccio tunisino che li ha presi a bordo per poi trasferirli su una motovedetta della Guardia costiera tunisina.
Un altro barcone su cui viaggiano ammassati cento migranti, tra cui donne e bambini, si troverebbe in difficoltà al largo della Libia. “Più di 100 vite a rischio, incluse 24 donne e 8 bambini! Abbiamo ricevuto una chiamata stamattina – ha twittato Alarm Phone – da una barca partita dalla Libia. Comunicazione difficile per segnale debole. Abbiamo chiamato la guardia costiera italiana appena abbiamo ottenuto posizione Gps. La cosiddetta guardia costiera Libica non risponde”.
Intanto, la Finanza ha accusato la Mare Jonio anche di “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”. Come atto dovuto, i componenti dell’equipaggio sono stati iscritti nel registro degli indagati. Sarà la Procura di Agrigento a valutare se confermare il sequestro della nave o restituirla a Mediterranea.
Aggiornato il 10 maggio 2019 alle ore 16:57