Istat: Italia sempre più vecchia. E aumentano gli stranieri

Italia ancora al primo posto in Europa per l'indice di vecchiaia. È uno dei dati contenuti nel rapporto "Noi Italia" diffuso oggi dall'Istat.

"Non si ferma la crescita dell'indice di vecchiaia - si legge nel rapporto - che al primo gennaio 2018 raggiunge quota 168,9: il rapporto tra gli anziani (65 anni e più) e i giovani (meno di 15 anni) registra così un nuovo record nazionale". L'Italia è anche fanalino di coda - insieme alla Spagna - nella graduatoria della fecondità: "La stima per il 2018 del tasso di fecondità totale si attesta su una media di 1,32 figli per donna, in linea con il 2017, un valore sensibilmente inferiore alla cosiddetta 'soglia di rimpiazzo' che garantirebbe il ricambio generazionale".

Crescono, invece, i cittadini stranieri: "Al primo gennaio 2018 risiedono in Italia 5,1 milioni di cittadini stranieri, l'8,5% del totale dei residenti. Rispetto ad un anno prima aumentano di 97 mila unità (+1,9%)". "Al primo gennaio 2017, data più recente della disponibilità dei dati a livello europeo - si legge anche nel rapporto Istat - l'incidenza degli stranieri in Italia è pari a 8,3%, dato leggermente superiore alla media Ue". Il Paese, insomma, è "al quattordicesimo posto nella graduatoria decrescente dei 28 Paesi, l'Italia segue la Germania (11,2%), la Spagna (9,5%) e il Regno Unito (9,2%). Precede invece la Francia (6,9%)". Un confronto in cui, sottolinea l'Istat, si deve tener presente della "storia dell'immigrazione" che in certi Stati "ha radici più antiche e una quota più rilevante di residenti originariamente cittadini stranieri può aver acquisito la cittadinanza".

Aggiornato il 23 maggio 2020 alle ore 12:18