Vaccini: a scuola con certificato ma non in Trentino-Alto Adige

Oggi in tutta Italia scatta l’esclusione da nidi, asili e scuole per i bambini e ragazzi senza certificato vaccinale. Non in Alto Adige, dove non ci saranno né esclusioni né sanzioni. Non solo, i genitori avranno tempo fino all’inizio del prossimo anno scolastico, a settembre 2019, per mettere in regola i figli.

“Abbiamo evitato l’esclusione dei bambini a metà dell’anno scolastico e faremo tutti i controlli del caso in rete con il comparto sanità. Continueremo inoltre con la campagna di sensibilizzazione in atto coinvolgendo le famiglie dei bambini non vaccinati, che comunque entro settembre dovranno mettersi in regola”, spiega Vincenzo Gullotta, sovrintendente scolastico per la Provincia di Bolzano. In Alto Adige le coperture vaccinali sono tra le più basse d’Italia ed i dieci vaccini obbligatori introdotti dal decreto Lorenzin non convincono. Ed i dati disponibili sul portale del Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute dell’Istituto superiore di sanità dicono che le percentuali di vaccinati, in Alto Adige, sono lontane dalla cosiddetta immunità di gregge del 95 per cento.

Tanto che per antipoliomielite, difterite, tetano, pertosse, haemophilus influenzae di tipo B ed epatite B la copertura - dicono i dati più recenti - è dell’85 per cento. Per morbillo, rosolia e parotite si arriva soltanto al 67 per cento, mentre il vaccino contro il meningococco C è al 63 per cento. Che i vaccini non convincano gli altoatesini lo dimostra anche il fatto che il Consiglio provinciale di Bolzano, nel giugno 2017, ha approvato all’unanimità un voto del consigliere Andreas Pöder della destra di lingua tedesca, emendato in accordo con l’assessore provinciale alla sanità, Martha Stocker (Svp), contro le “misure coercitive per imporre le vaccinazioni” previste dal decreto Lorenzin. Il documento chiede “lo stralcio delle misure coercitive ed una campagna di sensibilizzazione ampia ed equilibrata”. Non solo, lo scorso agosto una delegazione dei comitati no vax altoatesini ha consegnato al ministero della Salute a Roma 15.114 firme raccolte in tutto l’Alto Adige per chiedere l’abrogazione del decreto Lorenzin e, in subordine, l’abrogazione delle coercizioni, delle sanzioni pecuniarie e dell’obbligo di presentazione della documentazione sullo stato vaccinale dei bambini. In atto vi è comunque una campagna di sensibilizzazione e persuasione delle famiglie: “Insieme all’Asl stiamo tenendo sotto controllo la situazione e abbiamo messo in campo diversi strumenti. In futuro faremo sicuramente altri tavoli di confronto per valutare la situazione”.

Aggiornato il 11 marzo 2019 alle ore 17:21