Migranti, nuova rivolta a Lampedusa

Una nuova rivolta di migranti a Lampedusa. Al centro si trovano esclusivamente ospiti tunisini. Da parecchi giorni invocano un trasferimento in un’altra struttura. Alcuni di loro sono riusciti ad uscire fuori dall’hotspot e hanno iniziato a lanciare sassi contro le forze dell’ordine in servizio. Un carabiniere avrebbe riportato delle ferite al volto. Seppure lievi. La protesta si è conclusa solo a sera.

È chiaro che la vicenda testimonia un clima di forte tensione che si respira nell’isola. Alcuni migranti avrebbero provato a salire sulla nave che collega Lampedusa e Linosa con Porto Empedocle. Ma non sono riusciti a superare controlli.

La Procura di Agrigento ha aperto una inchiesta. “Il Garante nazionale delle persone detenute o private della libertà personale – si legge in una nota – aveva da tempo programmato una nuova visita all’hotspot di Lampedusa per verificare in che modo le autorità locali e nazionali hanno ritenuto di affrontare le criticità in passato più volte segnalate”.

L’incontro è fissato mercoledì 24 gennaio, alle 10, all’ufficio del Garante regionale siciliano, “per riportare impressioni ed esiti della visita nell’hotspot”.

Per il sindaco di Lamedusa Totò Martello, “siamo alle solite. La storia si ripete. Non è possibile tenere così tanti tunisini nel centro e utilizzare l’intera isola come un hotspot. Se la legge dice che non possono uscire dalla struttura non dovrebbero potere girare liberamente per strada”.

Aggiornato il 24 febbraio 2018 alle ore 15:22