In Italia sono oltre sette milioni le vittime di violenza fisica e psichica, in gran parte donne. È uno scenario sconcertante, un fenomeno sempre più frequente e pericoloso. Nei primi tre mesi del 2017, oltre trenta donne sono state uccise. Tra tutte le forme di violenza, attualmente lo stalking risulta essere senza dubbio i1 fenomeno più diffuso e complesso per le gravi ricadute psico-fisiche ed esistenziali che la vittima presenta, a seguito di comportamenti abietti e riprovevoli: stress, umiliazione, perdita di autostima, depressione. Il ripetersi di fenomeni di violenza sulle donne, nei confronti di minori, e degli stessi minori nei confronti di persone più deboli, oltre a creare una situazione di allarme sociale, dà il senso di un degrado valoriale che la nostra società sta vivendo. Questi fenomeni odiosi nei confronti di persone più deboli richiedono un investimento culturale nei confronti delle famiglie ed in particolare nei giovani che rappresentano il futuro della nostra società.
Educare al rispetto della persona in quanto tale, alla convivenza civile tra diversi, a rifiutare la violenza come forma di relazione tra persone, sviluppare le competenze nel saper gestire l’aggressività, sono aspetti collegati per migliorare la qualità delle relazioni umane e della comunità in cui si vive. L’Associazione Mede@ nasce dalla sensibilità degli associati alle tematiche della dignità della persona, al rispetto delle diversità come valori fondanti della comunità sociale e politica del Paese.
Queste tematiche sono state affrontate il 22 novembre all’interno della Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto, presso la Camera dei deputati, in occasione del convegno “ Modelli pratici di contrasto alla violenza: ruolo e competenze dello sportello d’ascolto” . All’incontro, organizzato dall’associazione Mede@, hanno partecipato il sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli, il garante per l’adolescenza e dell’infanzia Jacopo Marzetti, i consiglieri regionali Antonello Aurigemma, Luca Malcotti e Mario Abruzzese, le forze dell’ordine, giudici del Tribunale per i minorenni, sindaci, assessori provinciali e comunali di tutta Italia. Presenti anche la vice coordinatrice Franca Minnucci e il segretario generale Alberto Polini dell’associazione.
Il Progetto Mede@ in poco più di un anno dalla sua nascita è già operante in tutto il territorio nazionale, con ben 16 sportelli antiviolenza attivi all’interno dei comuni e 18 di prossima apertura in tutta Italia. L’associazione si compone di numerosi professionisti: avvocati, psicologi, neuropsichiatrici, pediatri, nutrizionisti, sociologi, criminologi, pedagoghi, e collabora con istituti scolastici, comuni, gruppi che offrono supporto alle vittime di violenza sia di genere, che di bullismo, stalking, mobbing. Lo scopo dell’associazione si articola su due aspetti fondamentali. Innanzitutto, la tutela sia psicologica che legale alle donne che subiscono violenza sia fisica che psicologica, stalking, mobbing e qualunque forma di discriminazione, ma anche il bullismo come aspetto della sopraffazione nei confronti dei più deboli. D’altro canto, l’associazione Mede@ promuove la cultura del rispetto e della responsabilità nelle scuole attraverso il coinvolgimento degli studenti, degli insegnanti, delle famiglie e degli operatori sociali.
Aggiornato il 24 novembre 2017 alle ore 20:13