Atreju-Schlein, toccata e fuga

Ormai, come avviene per ogni figuraccia, lo sanno tutti: Elly Schlein è stata invitata ad Atreju, la festa della destra, che prende nome dal protagonista del romanzo La storia infinita (Die unendliche Geschichte) di Michael Ende, per richiamare la sua volontà di lottare contro il nulla in avanzata, inteso dal punto di vista filosofico e morale. Ella, cioè Elly, s’è detta disposta a venire se avesse avuto un dibattito con Giorgia Meloni. Allora si sarebbe organizzato un tavolo anche con Giuseppe Conte, ed a tal punto ella, cioè Elly, è fuggita a gambe levate. Ufficialmente, a suo dire, perché ciò avrebbe sminuito il suo ruolo di capo dell’opposizione. È proprio sua, però, l’idea del “campo largo”, cioè di una coalizione dell’opposizione con il Movimento 5 stelle per sfidare, uniti, il blocco della destra, guidato da Giorgia Meloni.

Il motivo vero, a chi scrive, pare più profondo. Anche Giorgia Meloni, con Fratelli d’Italia, guida una coalizione, al cui interno, talora, emergono diversità. Altrimenti, vi sarebbe un unico partito. Però ha saputo costruire idee e programma coerenti del raggruppamento, attorno a un asse centrale: le riforme della giustizia e del sistema di Governo, col premierato. Invece, nel “campo largo” delle opposizioni idee, programmi, obiettivi del Partito democratico e del Movimento 5 stelle divergono su tutti i temi fondamentali. Giorgia Meloni ha una dialettica serrata, e ha pronta, nella memoria, tutto quel contrasto interno alle opposizioni. Le avrebbe dato il massimo rilievo. Il “campo largo” si sarebbe dimostrato in tutta la sua inconsistenza.

Aggiornato il 01 dicembre 2025 alle ore 10:51