Ostellari: “A casa i migranti che delinquono”

Andrea Ostellari parla del pacchetto di misure su sicurezza e immigrazione presentate ieri alla Camera. “Vogliamo rendere le nostre città più sicure e per farlo va garantito il rispetto delle regole”. È l’opinione del sottosegretario leghista alla Giustizia, espressa nel corso di un’intervista alla Stampa. Tra le proposte vi è quella di “una tutela processuale” che “non riguarderà solo le forze dell’ordine, ma tutti i cittadini”, ossia “diamo alla magistratura un tempo prestabilito per svolgere le indagini – si è parlato di diverse proposte, a noi andrebbe bene anche 60 giorni – durante il quale il pm stabilirà se c’è un’evidente causa di giustificazione, ad esempio, per un poliziotto che ha usato legittimamente la sua arma. In quel caso, il poliziotto non va iscritto nel registro degli indagati. E lo stesso vale per il cittadino che si difende in casa sua o nel suo negozio. In caso contrario, verrà indagato”. I borseggi “torneranno a essere reati procedibili d’ufficio. Consentiremo così al cittadino di non dover presentare querela e alle forze dell’ordine e alla magistratura di perseguire il colpevole con maggiore efficacia”. I migranti sono “benvenuti, sì, ma secondo le nostre regole: si entra solo con determinati requisiti. Ed evitiamo un incremento dei costi del welfare. Per chi delinque invece – dice Ostellari – proponiamo espulsioni più rapide e, se farà ricorso, il procedimento non si fermerà”.

Intanto, tocca una decina di settori l’accordo di cooperazione strategica siglato tra Italia e Albania durante il primo vertice intergovernativo, a Roma. L’intesa siglata dalla premier Giorgia Meloni e dal primo ministro Edi Rama, come riferisce il sito della presidenza albanese, riguarda la cooperazione strategica nei settori della sanità, dell’energia, dell’ambiente, dell’industria della sicurezza e della difesa, della gestione dell’immigrazione irregolare, dell’istruzione, dell’innovazione, della diaspora, della trasformazione economica e della crescita attraverso l’innovazione. “Non tutti hanno compreso la validità del modello” del Protocollo Italia-Albania sui migranti, “tanti hanno lavorato per frenarlo o bloccarlo ma noi siamo determinati ad andare avanti, perché è un meccanismo che ha la potenzialità di cambiare il paradigma sulla gestione dell’immigrazione”. Lo ha detto la presidente del Consiglio nelle dichiarazioni congiunte con il primo ministro albanese al termine del vertice intergovernativo Italia-Albania.

Aggiornato il 13 novembre 2025 alle ore 16:05