Finalmente in italiano il primo libro su Charlie Kirk

Finalmente c’è chi ha coraggio! Da qualche giorno è disponibile nelle librerie, nei webstore e su Kindle, il primo attesissimo testo su Charlie Kirk. Ad essere sinceri fa un po’ impressione che fino ad oggi ancora non sia stato tradotto in italiano alcun libro di Kirk. Soprattutto dopo il suo omicidio. Avrebbe potuto anche essere un’ottima operazione dimercato” ma, si sa, gli italiani non brillano di spirito di iniziativacapitalistica” ne di coraggio. Figurarsi l’ambiente dell’editoria (e dei media e stampa in generale). E figuriamoci l’editoria mainstream! Charlie era attivissimo come scrittore, come divulgatore esprimeva con passione e devozione anche attraverso la scrittura tutto il suo spirito civile in modo evangelico. Sono decine i testi che ha prodotto. Ma qua regna il silenzio assoluto. Passato il 10 settembre, giorno dell’assassinio, hanno sperato in moltissimi che la sua figura venisse cancellata nell’oblio, che sprofondasse negli abissi. Senza capire il caratterecristologico” di tutta la vicenda a lui legata. Charlie aveva una missione, ed era una missione salvifica.

Per fortuna che la libertà sa muoversi in ogni rivolo, per fortuna la verità non la silenzi facilmente. C’è sempre chi avrà il coraggio di parlare e di rischiare. Dobbiamo ringraziare Carmelo Frascati che con la sua Frascati & Serradifalco ha scritto di suo pugno e pubblicato a tempo di record un testo potentissimo capace di sviscerare anche emotivamente il messaggio di Charlie. Charlie Kirk. Come il guerriero culturale ha osato sfidare il pensiero unico è scritto con magistrale meticolosità. Ricostruisce in maniera chiara e precisa l’intera operazione che Kirk stava compiendo. E ci mette tutta la passione necessaria affinché la “parola” di Charlie ci arrivi forte e chiara nella nostra lingua. Nessun giornale ovviamente ne ha dato notizia, ma noi sì.

E questo libro lo faremo girare. A dimostrazione che chi rischia viene premiato, alla faccia del conformismo. Infatti l’autore è un imprenditore. Uno che sa assumersi responsabilità, uno che ci mette di tasca sua. Uno che scrive meglio di tanti intellò da salotto e che si farà leggere da tutti. Sa come prendere per il bavero il lettore, sa dominare l’architettura narrativa e conosce i segreti della potenza della comunicazione. E con questo libro lo ha dimostrato. È un lavoro che non offre risposte ma pone domande, interrogativi, interloquisce e svela particolari con precisione e ti fa riflettere profondamente sui tempi che stiamo vivendo, su quello che sta accadendo sulla nostracarne”. Contrappone l’indifferenza al dolore e alla “passione”. Come afferma Marco Rizzo (già, proprio lui) nella prefazione, questo libro non è una biografia, non è un’agiografia, è un atto di resistenza culturale.

L’autore inizia subito mettendo le cose in chiaro. Charlie Kirk non era un ragazzo qualunque, non era di quelli che stanno zitti per non disturbare. Era quello che si alzava in piedi e chiedeva di parlare ponendo domande, senza vergogna, timidezza o paura. Non era un eroe, era ciò che “doveva” essere. Sé stesso. Come dovremmo esserlo tutti noi. Ciascuno diverso, ciascuno con le proprie specificità. Nessuno di noi nasce “uno qualunque”… ma lo si diventa. Il libro è costituito da cinque capitoli e ogni capitolo ha una serie di paragrafi che sono come parentesi. Quella graffa, quella quadra e quella tonda. Precisissimo, puntuale. Appassionante. Ci fa guardare dentro senza pietà. Per quei complici che siamo. Per la redenzione di cui abbiamo bisogno dopo aver distrutto l’Occidente. Per aver rinnegato i valori di libertà. Per aver dimenticato la lezione esemplare del giusnaturalismo e dei diritti naturali. Per inneggiare ai nostri nemici, per essere collaborazionisti. Per essere codardi e farlo diventare anche i nostri figli.

La struttura chiaramente parte dal ritratto dell’ambiente di provenienza dell’eterno 32enne. Si sottolinea la assoluta libertà della formazione. È il Bildungsroman di un cristiano, evangelico e conservatore. Poi si passa alla costruzione del progetto Turning Point Usa, e si capisce moltissimo della complessità della società americana, dell’importanza che hanno le idee. Nessuno potrà mai comprendere l’America togliendo lo spirito religioso su cui si fonda. A partire dai Padri Pellegrini. E da cosa derivi, ad esempio, la Festa del Ringraziamento. Bene, con quella festa i padri puritani cristiani venuti da Plymouth con il Mayflower ringraziano il Signore sacrificando un capretto insieme agli indigeni che li avevano accolti.

Ma andiamo oltre e procediamo, perché Carmelo Frascati attraverso un uomo ci fa interrogare sulle varie tappe di una Via Crucis che svela i gruppi di interesse, il potere dei social, gli odiatori seriali, i profili fake, e il dilagare dell’odio come condizione antropologica contemporanea che vorrebbe annichilire ogni domanda e ogni ragione d’amore. Sì, perché Charlie quel maledetto 10 settembre in un’università dello Utah stava parlando di amore. Charlie Kirk parlava di amore e libertà e di come fossero intrecciati. Amore e libertà come sempre hanno il prezzo della vita di chi in loro nome è pronto a sacrificare la propria. Voi? Voi ne sareste capaci? Beh. Non aspettatevi che sia finita qua. Sappiamo che attraverso il sacrificio si da vita alla resurrezione. Siamo solo all’inizio.

So long, Charlie. Halleluja!

(*) Carmelo Frascati, Charlie Kirk. Come il guerriero culturale ha osato sfidare il pensiero unico, Frascati & Serradifalco, 180 pagine, 16 euro

Aggiornato il 03 novembre 2025 alle ore 10:17