
Francesco Acquaroli è stato rieletto presidente. La partita delle Marche è apparsa subito chiusa in favore del candidato di centrodestra. Il governatore uscente ha avuto la meglio sullo sfidante Matteo Ricci, ex sindaco di Pesaro ed europarlamentare del Pd, sostenuto dal centrosinistra insieme al M5s. Quest’ultimo ha chiamato Acquaroli ammettendo la sconfitta. A 101 sezioni scrutinate su 1.572, Acquaroli è al 51,38 per cento dei consensi. Mentre Ricci si attesta al 45,25 per cento. Esulta Giorgia Meloni: “Francesco Acquaroli vince le elezioni regionali nelle Marche confermandosi presidente. Gli elettori – scrive sui social la presidente del Consiglio – hanno premiato una persona che in questi anni ha lavorato senza sosta per la sua regione e i suoi cittadini. Sono certa che continuerà nel suo impegno con la stessa passione e determinazione. Complimenti Francesco e buon lavoro”. Per Antonio Tajani, “i cittadini premiano il buongoverno del centrodestra. Buon lavoro al rieletto presidente Acquaroli”. Il vicepremier e leader forzista scrive su X. “Forza Italia con un ottimo risultato sarà ancora protagonista nella Regione Marche. Grazie agli elettori che hanno creduto in noi. Grazie a tutti i nostri candidati e militanti per il loro lavoro, sono orgoglioso di tutti voi!”. Secondo Matteo Salvini, “agli insulti e alle polemiche della sinistra, i marchigiani hanno dato una risposta chiara: grazie”. È il commento su X del vicepremier e leader del Carroccio.
Ricci è sconfortato. “C’è amarezza per ciò che mi è successo personalmente, ricevere un avviso di garanzia in piena campagna elettorale mi ha colpito, mi ha colpito la strumentalizzazione sui media dell’altra parte politica e purtroppo qualche effetto l’ha avuto”. Lo afferma il candidato del centrosinistra nella sede elettorale ad Ancona. “Non solo sono estraneo ai fatti, ma tra poco ne uscirò completamente – aggiunge – Sempre rispetto per il lavoro che fa la magistratura, meno per chi strumentalizza. Tra qualche settimana sono fiducioso che uscirò dalla vicenda ma è indubbio che mi abbia ferito umanamente e politicamente”. Secondo Ricci, “i leader centrosinistra si sono spesi in modo generoso e di più non potevano fare rispetto all’impegno. Da Schlein e Bonaccini. Ma voglio ringraziare Conte, Fratoianni, Bonelli e Renzi così come voglio ringraziare i militanti, persone straordinarie, vi voglio bene con tutto il mio cuore, abbiamo visto crescere un’onda sperando che fosse decisiva”. Ricci non ha dubbi. “Abbiamo costruito un progetto di cambiamento per le Marche perché siamo molto preoccupati, ma i marchigiani hanno scelto la continuità, sapevamo che era una battaglia complicatissima, mi sono messo a disposizione di questo progetto, ho dato il 200 per cento di quello che potevo dare e penso si sia visto. Le forze in campo sapevamo che erano sbilanciate, per ogni nostro manifesto ce ne erano sei degli altri, è stata una lotta impari dal punto di vista delle risorse”.
Frattanto, in Valle d’Aosta, ha votato il 62,98 per cento degli aventi diritto (65.014 votanti su 103.223). Il dato è stato fornito dall’ufficio elettorale della Regione. Nel 2020, quando si votava su due giornate, aveva votato il 70,5 per cento. A circa metà dello spoglio, si conferma l’affermazione delle forze autonomiste ovvero dell’Union valdotaine (29,3 per cento) e degli Autonomisti di centro (14,4 per cento). Della maggioranza uscente fa parte anche il Partito democratico, che per ora si attesta all’8,35 per cento. Delusione nel centrodestra – che era in un’unica coalizione – dove si registra comunque una brillante performance di Forza Italia-La Renaissance (11 per cento) che contende la leadership a Fratelli d’Italia (11,2 per cento). Crolla invece la Lega, che passa dal 23,9 per cento del 2020 all’attuale 9 per cento. A sinistra due liste sono sul filo per entrare in Consiglio regionale: Avs-Rete civica con il 6,13 per cento e Vda aperta con il 5,86 per cento.
Aggiornato il 29 settembre 2025 alle ore 18:28