Milano, Sala: “Rivendico gran parte delle operazioni edilizie”

Giuseppe Sala non arretra e sfodera il proprio orgoglio. In un’intervista a Rtl 102.5 sostiene che a Milano possano “esserci state operazioni non corrette ma nella stragrande maggioranza le operazioni immobiliari che sono state fatte hanno un senso, anzi le rivendico”. Il primo cittadino parla delle inchieste sull’urbanistica in cui risulta indagato. “È inutile che mi nasconda dietro a un dito. Milano secondo me è meglio di anni fa, alcuni errori ci possono essere ma se l’alternativa è stare fermi non è il motivo per cui cittadini mi hanno votato. Lungi da me dire, non è colpa mia, se ci sono errori la colpa è mia, poi vediamo la forma della colpa”. L’inchiesta nasce dal caso di un palazzo con più piani costruito in un cortile vicinissimo ad altre case. “Si tratta di uno su 300 interventi a Milano – replica il sindaco  – è stato certamente un errore, il resto è lì da vedere. Si è passati dal magnificare il modello Milano dicendo che era tutto perfetto, adesso è diventato il sistema Milano, queste cose non servono”. Per Sala, le parole della premier Giorgia Meloni secondo cui “non ci si dimette per un avviso di garanzia”, sono dichiarazioni “che mi hanno fatto piacere e sono parole corrette, perché non possiamo essere legalitari a corrente alternata”.

Sala ammette: “Di essere indagato l’ho saputo alle dieci di sera da una telefonata del direttore del Corriere della Sera. È evidente che qualcuno lo aveva detto ai giornalisti. Questo capita sempre  e a mio avviso in un paese democratico non va bene ma vedo che lo si accetta. Al di là dell’amarezza le cose stanno così”. Il sindaco rimarca: “Nel mio caso il Gip ha negato che io abbia fatto pressione per fare approvare delle cose, rimane a mio carico l’accusa di avere firmato la nomina della Commissione paesaggio. Quando fai un bando pubblico, una commissione del Comune sceglie in base a una valutazione tecnica i componenti e il sindaco poi firma.  Ma cosa pensiamo, che il sindaco una volta che questa commissione ha fatto questo lavoro si mette a fare l’analisi sua, uno per uno dei componenti? Firma. Io ho firmato rispetto ad una proposta su cui altri hanno lavorato per mesi. La giustizia farà il suo corso ma stiamo parlando di questo”.

Secondo Sala, “il rischio che Milano si fermi” a causa delle inchieste sull’urbanistica “c’è, adesso la situazione è un po’ rallentata, poi c’è la situazione delle persone che hanno versato anticipi per le costruzioni che sono ferme”. Lo sostiene il sindaco parlando della situazione delle famiglie che hanno acquistato casa ma non riescono a entrarci a causa del blocco causato dalle inchieste. Le famiglie “le ho incontrare anche venerdì e mi sento di dire quello che ha detto il presidente del Tribunale di Milano, Fabio Roia, cioè che serve un tavolo in cui ci sono tutti i protagonisti –   aggiunge – ci devono essere anche i costruttori e l’accordo deve essere siglato dalla Procura, noi ci stiamo lavorando con l’Avvocatura del Comune. C’è bisogno che tutti ci diamo una mano, non è un tema che si risolve tra Comune e cittadini”.

Sulla vendita dello stadio di San Siro a Inter e Milan “vedremo a settembre cosa succederà, dobbiamo passare dal Consiglio comunale. San Siro è uno di miei obiettivi per dignità personale ci sto lavorando da parecchi anni. Vedremo se la politica seguirà questa via, quello che noto avendo viaggiato per il mondo è che le grandi città hanno stadi nuovi, San Siro invece non è nuovo. Qui mi fermo perché so che sarà motivo di polemiche, a non fare nulla apparentemente va tutto bene ma la contemporaneità spinge al cambiamento soprattutto una città come Milano. Io voterò a favore in aula, perché voto anch’io, e vedremo quello che succederà”.

Aggiornato il 05 agosto 2025 alle ore 17:53