Veneto, Tajani boccia la lista Zaia: “Non è una buona idea”

Antonio Tajani dice “No” alla lista Zaia. “Non mi pare una buona idea”, chiosa il segretario di Forza Italia. In attesa dell’annunciato nuovo vertice di centrodestra sulle candidature per le Regionali, si aggiunge un elemento di frizione. Perché il governatore veneto Luca Zaia subito rilancia: “La questione di una lista Zaia è un fatto di rispetto e sensibilità di quella grande parte dell’elettorato che altrimenti rischia di non andare a votare perché non ha più chi interpreta il suo pensiero. E penso che anche il centrodestra debba tenerne conto, sono i sondaggi che ce lo dimostrano”. Secondo Zaia non siamo ancora “nella fase del discutere per decidere, non è stato deciso nulla. Ho sempre detto che sono a disposizione e quando verrà deciso qualcosa se non sono stato coinvolto dirò comunque la mia, e non lo dico in maniera provocatoria ma serena e corretta perché, conoscendo per bene i veneti e l’amministrazione regionale, penso sia fondamentale che si pianifichi una amministrazione rispettosa di un progetto di qualità”. Per il capogruppo del partito di Matteo Salvini, Massimiliano Romeo, “se il Veneto dovesse andare alla Lega significa che anche la Lombardia andrà alla Lega”.

Mentre Salvini comincia a mettere gli occhi su Milano: “Sarebbe più saggio votare nella prossima primavera e poi vinca il migliore. Noi stiamo già lavorando alla Milano che sarà”, sostiene a un evento con l’ex rettore del Politecnico Ferruccio Resta, ora presidente della Fondazione dell’ateneo, che in queste ore i rumors indicano fra i possibili candidati del centrodestra per la città. La scelta del successore al governatore uscente Luca Zaia non è semplice. E anche sulla strategia gli scogli non mancano. Nonostante il “No” di Tajani e le remore degli altri alleati, Zaia non è intenzionato a fare marcia indietro. Per il governatore, la sua lista può far confluire sull’alleanza di centrodestra in Veneto “un elettorato che non vota i partiti e che rischierebbe di stare a casa. Siamo ancora al riscaldamento, ma quando si inizierà a parlare sul serio è ovvio che io porrò la questione di una Lista Zaia. I sondaggi che ci sono dimostrano con i fatti” quanto peserebbe. Alle Regionali del 2020, la lista Zaia fu la più votata, col 44,6 per cento. La Lega arrivò al 16,9 per cento, FdI al 9,5 per cento e Fi al 3,5 per cento. Per adesso, Zaia comunque esclude una corsa della lista in solitaria: “Non voglio neanche commensurare questa ipotesi –spiega – penso che ci siano i tempi e la maturità per fare una valutazione seria e di continuare come si è sempre fatto”. Il segretario della Lega, Matteo Salvini, derubrica la questione: “È una discussione giornalistica. Né io né Luca io passiamo le notti pensando a questo, ci stiamo occupando di altro”.

Aggiornato il 29 luglio 2025 alle ore 16:31