
Fabrizio Cicchitto, volto storico di Forza Italia, chiede una cambio di passo dopo le parole di Pier Silvio Berlusconi. L’ex capogruppo del Pdl alla Camera, in un’intervista a Repubblica, sostiene che “ci sarebbe un’area molto dinamica da unire”. Per Cicchitto, “il punto fondamentale, anche del discorso di Pier Silvio, è che c’è un’area di centro, anche alleata con la destra di Giorgia Meloni e di Matteo Salvini, che non si coagula. In questo quadro, Forza Italia va bene per l’ordinaria amministrazione, ma non funziona se si è di fronte a situazioni straordinarie come quelle che stiamo vivendo”. A suo avviso, “c’è un 20 per cento di elettori che ha scelto Forza Italia e il Terzo polo, quando Matteo Renzi e Carlo Calenda non si erano ancora presi a torte in faccia. Questa fetta di elettorato è per la difesa dell’Ucraina e per un’Europa che contratta con gli Stati Uniti, non in modo subalterno. Ma per fare tutto questo occorre una leadership rilevante. Antonio Tajani è l’usato sicuro, non fa grandi sbagli ma non ha neanche colpi d’ingegno. Sta sul filo di Meloni, litiga con Salvini, tiene una posizione buona sull’Ucraina. Il tutto senza genio e sregolatezza. Tutto ciò garantisce l’8 per cento, ma resta il fatto che Forza Italia ha una posizione subalterna rispetto alla premier, che io reputo brava. E ciò non aiuta a far crescere un centro”.
Cicchitto lancia una stoccata al segretario forzista. “Ci sarebbe un’area molto dinamica da unire. Tajani vola basso e Renzi e Calenda hanno perso un’occasione. E poi ci sono le varianti internazionali che modificheranno il quadro italiano. Dobbiamo capire cosa farà Putin con i suoi partiti italiani che sono Lega e Movimento 5 stelle. Ma non si tratta solo di questo. Il generale libico Haftar ha tirato uno schiaffo all’Unione europea e anche all’Italia. È un avvertimento. E può succedere anche che Vladimir Putin decida di provocare una crisi nel sistema politico italiano facendo leva su Matteo Salvini e Giuseppe Conte. Non dimentichiamoci quello che successe con il Governo Conte-Salvini quando ci fu l’adesione alla nuova via della Seta e quello che successe nel 2017 con il patto di consultazione Lega-Russia Unita”. Secondo Cicchitto, “Forza Italia per fortuna non è affatto putinista, non è affatto sulla linea di Silvio Berlusconi che però si illudeva di portare Vladimir Putin nella Nato. E invece il presidente russo andò a Pratica di Mare per entrare nel salotto buono ma poi è tornato quello che era. Per questo, come dicevo prima, l’Ucraina oggi è un fattore straordinario perché si deciderà su l’Europa sarà autonoma oppure subalterna alla Russia”.
Aggiornato il 11 luglio 2025 alle ore 13:06