
“L’Occidente da solo fallirà”. Guido Crosetto ne è profondamente convinto. In un colloquio con il Corriere della Sera, il ministro della Difesa sostiene che la pace non sia, purtroppo, oggi, “un obiettivo di Vladimir Putin”. Secondo Crosetto, “lo dicono i numeri: un milione e 600mila soldati in campo, più 5 milioni di riserve, un esborso superiore a quello della Guerra fredda. Un’economia di guerra pianificata”. Per il ministro, “la pace in Ucraina e Israele non la raggiungeremo da soli, come Occidente ma con un multilateralismo rinnovato, un’Onu autorevole che imponga il rispetto del diritto internazionale”. E se la Russia attaccasse anche il cuore dell’Europa? “C’è e sta aumentando la paura in molti Stati. Il diritto internazionale o non vale per nessuno o vale per tutti. L’Onu deve trovare la forza per imporre tale assioma. È la prospettiva di Donald Trump anche per la pace in Medio Oriente, ma vanno coinvolti tutti, anche la Cina e i Brics. Io lo predico da due anni. Finlandia, Svezia, per non dire dei Paesi baltici: conoscono bene la Russia e vedono il rischio di una guerra. Non credo che siano tutti improvvisamente impazziti”.
Crosetto riflette anche sulla Germania. “Il Governo uscente era di centrosinistra, aveva la riduzione delle spese militari nel programma, eppure ha cambiato in un giorno la Costituzione. L’ho detto chiaramente alle commissioni di Camera e Senato: pensate che la Russia sia un pericolo o no? Pensate che si possa far parte di una organizzazione come la Nato senza che ognuno metta la propria parte o che ci si possa difendere da soli? O partecipi e hai anche i benefici della protezione Nato o decidi di stare fuori Se l’Italia dovesse difendersi da sola dovrebbe impiegare il 10 per cento, cioè di più che in tutta la Guerra fredda”. A proposito del caso Piantedosi-Libia, Crosetto ritiene che “la Russia, appoggiandosi sulla fazione amica, cerchi di “insediarsi a pochi chilometri dall’Italia. È evidente. Su Piantedosi c’è stato semplicemente uno scivolone diplomatico: se io fossi nei vertici della Commissione europea avrei cacciato i responsabili”. Frattanto, Crosetto osserva che “il Ministero della Difesa si trova oggi a fronteggiare minacce sempre più complesse, rese ancor più insidiose dall’evoluzione di tecnologie come l’Intelligenza artificiale e il quantum computing. In questo contesto, la Strategia italiana sulle tecnologie quantistiche rappresenta uno strumento essenziale per rafforzare la resilienza del nostro sistema Paese, tutelare le infrastrutture critiche e garantire la sicurezza di cittadini, istituzioni e imprese. La partecipazione del Ministero della Difesa alla definizione di questa strategia è testimonianza della rilevanza che tali tecnologie rivestono per la sicurezza nazionale e per prevenire le minacce future, consolidando la nostra autonomia strategica”.
Aggiornato il 10 luglio 2025 alle ore 14:24