
Domani mattina, a Roma nel complesso della Nuvola all’Eur, il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni ed il presidente ucraino Volodymyr Zelensky daranno il via alla Ukraine Recovery Conference (Urc 2025): il maggiore appuntamento internazionale dell’anno sulla ripresa e la ricostruzione dell’Ucraina. L’obiettivo è mobilitare il sostegno internazionale per la ripresa, la ricostruzione e la modernizzazione dell’Ucraina attirando investimenti privati.
La Banca Mondiale stima che serviranno circa 500 miliardi di euro.
La scorsa edizione della Conferenza, tenutasi a Berlino l’estate scorsa, aveva portato 16,5 miliardi di euro di nuovi fondi per la ricostruzione: quest’anno le speranze sono di rinnovare e superare i traguardi raggiunti l’anno scorso.
E i numeri fanno ben sperare: parteciperanno oltre 5.000 persone (già registrate), sono 38 le organizzazioni internazionali invitate, e sono confermati 2.000 rappresentanti di aziende da 30 Paesi, di cui circa 500 italiani e circa 15 tra Capi di Stato e governo.
La Farnesina, sotto la guida del vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, ha istituito un Task Force per l’organizzazione della Conferenza, e Davide La Cecilia è stato nominato inviato speciale.
Volodymyr Zelensky è atteso a Roma già stasera. Ma sono tanti i nomi di spicco attesi alla Urc: la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, i premier polacco Donald Tusk, il greco Kyriakos Mitsotakis, l’albanese Edi Rama. Per la Santa Sede ci sarà il segretario di Stato Paul Richard Gallagher e rappresentanti di Paesi grandi donatori come la Svizzera, la Norvegia e la Corea del Sud.
Non ci saranno invece né il capo dell’Eliseo, Emmanuel Macron, né il premier britannico, Keir Starmer che giovedì, parallelamente alla Urc, presiederanno un nuovo summit della cosiddetta “coalizione dei volenterosi” per l’Ucraina, a cui sia Meloni che Zelensky si collegheranno in videoconferenza da Roma.
Grande attesa anche per la delegazione americana guidata dall’inviato speciale per l’Ucraina Keith Kellogg, che non sarà però accompagnato da nessun ministro dell’amministrazione Trump.
Aggiornato il 09 luglio 2025 alle ore 13:39